Nel corso delle ultime due settimane l'Italia si è trovata a vivere una fase di caldo quasi record. In qualche regione sono stati superati alcuni record decennali (come quello del numero di giorni consecutivi al di sopra dei 35°C a Milano). Stessa situazione dell'Italia anche in Europa, ove a fine mese sono stati superati in più giorni i +40°C in Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Germania, Svizzera, Repubblica Ceca e Ungheria, con i +38°C registrati in Danimarca e Regno Unito.

Ma tutto questo sta per terminare, almeno momentaneamente, in quanto da Nord stanno avanzando masse d'aria fresca che porteranno ben presto un significativo calo delle temperature, oltre che alla genesi di violenti temporali che in alcune zone potrebbero essere eccezionali, con tanto di grandine e possibili fenomeni vorticosi.

Caldo in attenuazione

La situazione che si appresta a materializzarsi sull'Italia sarà grossomodo la seguente: caldo in graduale attenuazione da qui a Venerdì 24 Luglio, con temperature sempre ben al di sopra della media stagionale al Centro-Sud, mentre al Nord le temperature caleranno di un paio di gradi al giorno.

Assieme al calo delle temperature, sull'Italia affluiranno correnti fresche in quota che, come già accaduto oggi Mercoledì 22 Luglio 2015, causeranno la formazione di temporali molto forti su Alpi, Appennini e zone interne del Sud e delle isole Maggiori. L'afflusso di correnti fresche da Nord sarà il principale responsabile di temporali di calore molto forti durante il pomeriggio, con grandine che potrebbe assumere grosse dimensioni, raffiche di vento molto intense, tempeste di fulmini e nubifragi-lampo, proprio come accaduto all'inizio del mese di Giugno sulle zone del Centro-Nord italiano.

Nel fine settimana, ovvero dal 25 Luglio in poi, irromperà il grosso dell'aria fredda in quota ed in parte al suolo al Centro-Nord, con temporali molto forti e reiterati sulle medesime zone per giorni.

Si rischiano temporali eccezionali per due motivi: il gradiente termico, ovvero la differenza di temperatura tra massa d'aria fredda entrante e caldo in uscita sarà il primo, inoltre la lunga parentesi anticiclonica ha depositato nei bassi strati imponenti masse d'aria umida ed energia che saranno utilizzate dai temporali per essere ancora più forti.

E' presto per parlare delle regioni maggiormente a rischio temporali, grandine e fenomeni vorticosi (da confermare), ci ritorneremo domani nel dettaglio.