Con ogni probabilità il mese di luglio, di cui siamo entrati nella terza decade, è destinato ad essere uno tra i più caldi nella storia della meteorologia italiana, così come in molte nazioni dell'Europa (clamoroso il superamento dei 41°C in alcune zone di Austria, Ungheria e Germania). Domani, mercoledì 22 luglio 2015, è atteso l'apice del caldo sull'Italia, con temperature superiori ai 40°C in molte stazioni meteorologiche di Calabria, Puglia, Sicilia, Campania, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Sud della Lombardia, con queste ultime tre regioni che risentiranno particolarmente dell'assenza del vento, tant'è che i valori massimi potrebbero essere superiori ai 40°C e registrarsi dopo le ore 15/16, proprio a causa dell'irraggiamento del sole e della mancata ventilazione a dare un po' di sollievo alla popolazione.

E mentre l'Italia si prepara a ricevere l'apice del caldo, diamo un'occhiata alla tendenza per il mese di Agosto

Domani, Mercoledì 22 Luglio, apice del caldo sub-tropicale africano: come gia' detto, le zone più calde saranno le pianure emiliane e lombarde meridionali e le zone del sud Italia, ma anche il settore tirrenico non sarà da meno, in quanto potremmo superare i 40°C nelle zone di Roma e Firenze, specialmente nelle zone ad Est della capitale e nei pressi del capoluogo toscano. Torino rischia temperature sui 38°C, Milano tra i 36 ed i 37°C (mitigati da un po' di vento).

Terminata questa fase di caldo, dal Nord affluiranno (a partire da venerdì) delle masse d'aria fredda, che saranno sempre più significative, con un tracollo delle temperature che da oggi a domenica potrebbe essere attorno ai 12/15°C.

Anche se il caldo non è terminato, attenzione alle infiltrazioni fredde da Nord in questi giorni, che potrebbero causare la formazione di violenti temporali su Alpi ed Appennino, specie su Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, alta Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria.

Domani sarà la giornata più calda, ma i temporali pomeridiani saranno imprevedibili e violenti, poi, a partire da venerdì , saranno generati dal transito di un fronte freddo e dovrebbero essere anche violenti, accompagnati da grandine e raffiche di vento molto forti, proprio come accaduto all'inizio del mese di giugno. La presenza di questo lungo anticiclone sarà la miccia che genererà temporali violenti: più l'aria e' calda ed umida, stagnante nei bassi strati, maggiore sarà l'intensità dei futuri temporali