L'inquinamento atmosferico è una delle cause principali del lento declino a cui sta andando in contro il nostro pianeta. Iniziato anni fa con il cosiddetto 'buco dell'ozono', si è esteso fino ai giorni nostri. I gas inquinanti che vengono emessi dai mezzi di trasporto tradizionali hanno contribuito a danneggiare in maniera irreparabile l'atmosfera, provocando gravi conseguenze su persone, animali ed ambiente.
L'azienda Repower ha deciso di innovarsi proprio nel senso di una riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dai trasporti, diffondendo nel modo più efficace possibile un'energia elettrica, che possa favorire una mobilità cittadina, ma senza influire in modo negativo sull'ambiente circostante.
Uno sguardo a Repower
Repower è un'azienda elettrica che opera sul duplice fronte svizzero e italiano. La sua principale missione è quella di offrire ai cittadini spostamenti alternativi sfruttando la mobilità elettrica.
Non è raro che, sia con mezzi pubblici, sia con mezzi privati, venga percorso quotidianamente uno stesso tragitto da persone diverse.
Il numero di mezzi di trasporto utilizzati a tal fine potrebbe essere ridotto in modo efficace, riducendo cioè sprechi di tempo e di energia.
Repower ha cercato di risolvere questa questione attraverso applicazioni dedicate alla condivisione di dati relativi alla mobilità elettrica.
Le app di mobilità elettrica
Alcune applicazioni che favoriscono la mobilità nei centri di aggregazione urbana sono l'app Urbi e Moovit che sviluppano percorsi integrati nei centri urbani. Ovviamente i servizi tecnologici messi a disposizione dei cittadini devono essere agevolati anche dalla collaborazione che provenga dalle stesse città. In questo senso le prime città italiane che si sono mosse per creare strutture ecologiche realmente accessibili dagli utenti sono Firenze, Prato e Roma.
In queste città è stata messa in atto una vera e propria campagna di sensibilizzazione alla mobilità elettrica alternativa. Questa si può realizzare infatti solo attraverso l'introduzione di buoni mobilità, incentivi fiscali, aggiornamenti del codice della strada in merito allo sharing mobility. In tal senso il bike sharing ha già preso piede nel sud Italia, mentre la digitalizzazione del Tpl (trasporto pubblico locale) è molto diffuso nel nord e centro Italia. In queste zone sono infatti diffusi servizi di calcolo online del tragitto, e l'acquisto di biglietti in rete.