L'Rc Auto familiare è in vigore dallo scorso 16 febbraio. Si tratta di una norma, introdotta con un decreto fiscale, che permette a ciascun componente della famiglia di beneficiare della migliore classe di merito presente all'interno del nucleo. Ad oltre un mese dalla sua entrata in vigore è emersa una controversia relativa all'applicazione a favore di chi ha la patente o un attestato di rischio da meno di cinque anni e non può documentare l'assenza di sinistri con cola (più del 50%).

Si tratta del requisito fondamentale per poter beneficiare della misura e la criticità deriverebbe da quella che è un'interpretazione della norma da parte delle compagnie assicurativa. Il sottosegretario Alessio Villarosa, in maniera piuttosto cauta, ha rivelato come nei casi dei neopatentati si potrebbe applicare l'Rc auto familiare.

Nuova Rc Auto è estensione della legge Bersani

L'Rc auto familiare è stata convenzionalmente definita un'estensione della legge Bersani. In sostanza prima accadeva che in caso di stipula di polizza assicurativa per un nuovo mezzo era possibile ottenere la classe di merito migliore presente tra quella dei veicoli dei componenti del nucleo familiare.

Con la novità introdotta dal 2020 la variazione è rappresentata dal fatto che si può beneficiare dello stesso principio anche per un mezzo di categoria diversa (cosa che prima non accadeva), ma soprattutto per i rinnovi e non solo per le nuove polizze. Per poter ottenere il beneficio è tuttavia necessario che chi sceglie di aderirvi deve avere un'attestato di rischio senza sinistri con colpa (superiore al 50%) negli ultimi cinque anni.

Il sottosegretario apre a benefici per soggetti della controversia

Secondo quanto riporta Il Sole 24 ore sarebbe emersa una controversia, esposta dal deputato Andrea Caso. Alla base del problema ci sarebbe un'interpretazione restrittiva da parate delle compagnie assicurative.

Sta accadendo, infatti, che chi ha la patente o l'attestato di rischio da un anno (ma anche da quattro) non ha possibilità di certificare cinque anni di sinistri senza colpa attraverso un attestato di rischio che lo provi. Ragion per cui si sta verificando un paradosso per il quale l'Rc Auto familiare viene riconosciuto a chi si assicura per la prima volta e non a chi non avrebbe possibilità di avere avuto un mezzo assicurato da cinque anni. Secondo Caso, stando alla ricostruzione de Il Sole 24 ore, il beneficio dovrebbe spettare a chi ha un attestato di rischio da meno di cinque anni. La risposta di Villarosa, su indicazione del Ministero dello Sviluppo Economico, appare come un'apertura, seppur cauta.

Secondo quanto espresso dal sottosegretario la notazione del deputato: "Potrebbe apparire condivisibile". Non resta, dunque, che attendere per capire se ci saranno provvedimenti che regoleranno la controversia per effetto dell'interpretazione restrittiva operata da alcune compagnie assicurative.