Mario Balotelli capitano del Milan? Il ruolo al momento è vacante e la questione non è di semplice soluzione. L'infortunio di Riccardo Montolivo, che tornerà in campo solo a novembre, ha aperto un altro piccolo "caso" nell'ambiente rossonero che dimostra quanto, rispetto a qualche anno fa, sia vacante di veri leader da spogliatoio. L'unico vero leader, per grinta e personalità, al momento è Filippo Inzaghi, ma una cosa è svolgere il mestiere di allenatore e un'altra è indossare in campo i galloni del capitano.

Fino a qualche stagione fa, tra i vari Baresi, Maldini, Costacurta, Nesta e Ambrosini ci sarebbe stato l'imbarazzo della scelta, e alla fine il capitano si eleggeva per "diritto" di anzianità. Ma oggi la situazione è delicata: un capitano, infatti, deve essere un giocatore carismatico che sappia far valere di fronte a tutti le regole dello spogliatoio e si sappia far rispettare - senza esagerare naturalmente - sul campo. Del resto, l'assegnazione della fascia a Montolivo, nonostante per "anzianità" i candidati fossero Christian Abbiati e Daniele Bonera, qualcosa avrà pur dovuto significare.

La logica, in attesa del ritorno dell'ex giocatore della Fiorentina, dice che la scelta debba ricadere proprio su uno tra il portiere e il difensore. Abbiati, soprattutto nella scorsa stagione, ha già indossato la fascia da capitano, ma per un estremo difensore è sempre complicato dover lasciare la propria porta per correre in mezzo al campo a far valere le ragioni dei suoi compagni: a meno che non si abbiano la personalità e il carisma di un certo Buffon. Ancora più difficile che il capitano diventi Bonera, il quale non è neanche sicuro del posto da titolare. E allora? Su chi potrebbe ricadere la scelta?

Se è vero che, in attesa di ulteriori riflessioni, il capitano designato resta Abbiati, è anche vero che Pippo Inzaghi, per confermare il suo ruolo di "rottura" rispetto al recente passato buio del Milan, potrebbe decidere di nominare un leader a sorpresa.

Per personalità, molti consensi sta raccogliendo l'olandese De Jong, che grazie al carattere e alla grinta mostrati in mezzo al campo - e a un goal nel derby che non fa mai male - ha conquistato la stima dei compagni e l'affetto dei tifosi. Ma non è da escludere che alla fine possa essere scelto lui, il tanto discusso Mario Balotelli. In quanto a carattere, il centravanti rossonero non è secondo a nessuno, ma il problema è che spesso - anzi, quasi sempre - non sa gestirsi. Dopo i veleni che hanno accompagnato il suo pessimo mondiale, Balotelli non è di certo il più amato fra i tifosi rossoneri, ma se Inzaghi dovesse pensare che, assegnargli i galloni del capitano potrebbe essere un gesto in grado di responsabilizzarlo e aiutarlo a sentirsi di nuovo parte integrante del progetto Milan, allora non è da escludere che "SuperPippo" possa effettuare il primo contropiede vincente della sua carriera da allenatore.