L'acquisto a parametro zero da parte della dirigenza bianconera dell'ex Real Madrid Sami Khedira era subordinato al superamento delle visite mediche, che destavano particolari preoccupazioni per i precedenti infortuni al ginocchio del giocatore. Ormai sciolta questa particolare riserva, il tedesco sarà il nuovo centrocampista della Juventus.
Nel frattempo, in giornata l'argentino Dybala giunto a Torino si appresta a firmare il contratto che lo legherà ai bianconeri per le prossime cinque stagioni.
La giovane promessa, che completerà l'ultima stagione a Palermo, ha già dimostrato con la maglia rosanero di valere il prezzo del cartellino, e andrà a rafforzare il reparto offensivo della Juve, già collaudato, che può contare su Tevez, Morata, Coman e Llorente. L'ex madrileno si inserirà anch'esso in un reparto già di altissimo livello formato da Pirlo, Marchisio, Vidal e Pogba. Il reparto difensivo juventino, già al completo ed il meno perforato degli ultimi 4 anni in campionato, è composto dai Nazionali Bonucci, Chiellini ,Barzagli, e del francese Evrà, rappresenta una vera e propria garanzia.
Le doppia mossa di Calciomercato, Khedira-Dybala sembra proprio aggiungere due tasselli di qualità ad una rosa che può diventare ultra-competitiva, sia in campionato che per riconfermarsi l'anno prossimo in Champions League, dove alcuni ancora sostengono che il gap con i top club europei sia di ampio margine.
Questa formazione però, facendo le dovute proporzioni, per i risultati raggiunti e per il blasone, si potrebbe paragonare a quella della stagione 2005/2006 allenata da Fabio Capello. Una Juventus che vantava una rosa di altissimo livello costellata da tanti top players e campioni affermati. Allora scendevano in campo, oltre al già da allora consolidato Buffon, considerato numero uno indiscusso tra i pali, in difesa dei mostri sacri come Cannavaro vincitore poi in quell'anno del Pallone d'oro, Zambrotta e Thuram, finalisti del Mondiale di quell'anno vinto proprio dagli azzurri, insieme a Zebina.
A centrocampo con un altro Pallone d'oro Pavel Nedved, Patrick Viera, il brasiliano Emerson, Camoranesi, e infine in attacco il genio di Ibrahimovic e Trezeguet affiancati dal capitano Del Piero.
Il paragone tra le due formazioni, adesso più che mai da allora, sembra poter reggere.