Il 15 settembre 2016 resterà una data storica per il piccolo comune di Sassuolo (appena 40.000 anime nel modenese) e per il club di calcio, poiché i neroverdi hanno ospitato al Mapei Stadium di Reggio Emilia, per la prima volta nella loro storia, una partita di Europa League, travolgendo per tre a zero gli spagnoli dell'Athletic Bilbao con le reti messe a segno da Lirola, Defrel e Politano.

Una realtà tutta italiana, frutto di una programmazione mirata e lungimirante.                                       

La Serie A con Di Francesco             

Nell'estate del 2012 fa il suo ingresso nel mondo neroverde il mister Eusebio Di Francesco (ex giocatore della Roma campione d'Italia nel 2001), che fa intravedere subito una chiara impronta del suo gioco, consistente nel 4-3-3 di scuola zemaniana che esalta le ali offensive. Trascinato dai gol dell'ala Domenico Berardi (ragazzo cresciuto nel vivaio e recordman di reti in squadra) e del bomber Simone Zaza, conquista la storica promozione in A il 18 maggio 2013, piegando il Livorno uno a zero con un gol di Missiroli.

Negli anni a seguire, in Serie A, la squadra va in crescendo: ottiene prima una salvezza sofferta, poi un dodicesimo posto e, infine, la scorsa stagione, il sesto posto che vale la qualificazione ai preliminari di Europa League ai danni del Milan. Un traguardo, quest'ultimo, di cui il merito maggiore va attribuito soprattutto a Di Francesco che, in questi anni sulla panchina del Sassuolo, ha portato avanti le sue idee di calcio propositivo e innovativo, in controtendenza con le piccole di Serie A, che pensano prima a non subire. Ha affiancato giocatori esperti come Paolo Cannavaro (mandato via dal suo amato Napoli) e capitan Magnanelli (recordman di presenze e anima della squadra) a giovani promesse come Berardi, Zaza (passato alla Juventus la scorsa stagione e ora al West Ham), Sansone (ceduto quest'estate al Villarreal), Vrsaljko (ceduto all'Atletico Madrid), Consigli, Acerbi e Defrel.

La nuova stagione e le ambizioni future                      

La nuova stagione è iniziata prima del previsto proprio a causa del doppio turno dei preliminari di Europa League, che ha visto il Sassuolo eliminare, in ordine, gli svizzeri del Lucerna (1-1 all'andata e 3-0 al ritorno) e i serbi della Stella Rossa (3-0 all'andata e 1-1 al ritorno), consegnando l'immagine di una squadra già pronta per le gare internazionali.

Il mercato ha portato nuovi innesti giovani e italiani - come da tradizione - tra cui il regista Sensi (reduce da una grande stagione in B con il Cesena), il mediano Mazzitelli (l'anno scorso al Brescia) e l'ala Ricci (scuola Roma). L'obiettivo stagionale è quello di superare il girone di Europa League e fare più strada possibile, per mettersi in mostra e far conoscere a tutta Europa la realtà del Sassuolo e - perché no - tra qualche anno approdare pure in Champions League, grazie agli investimenti del patron Squinzi.

L'auspicio finale è che il Sassuolo sia da esempio alle grandi squadre italiane, che investono sempre di più su giocatori stranieri trascurando i talenti di casa nostra, perché i neroverdi sono la dimostrazione che investire bene e sul made in Italy paga ancora.