Sconfiggere la malattia del figlio Matteo, è la battaglia che Leonardo Bonucci sta combattendo da circa due mesi.  

E' uno dei migliori calciatori italiani, roccioso difensore della Juventus e della Nazionale, 29 anni con una carriera ricca di successi, sei vittorie nel campionato italiano, uno con l'Inter (2005/2006) e cinque consecutivi con la Juventus, dal 2011/12 al 2015/16, due Coppe italia (2014/2015 e 2015/16) e tre Supercoppe di Lega (2012, 2013 e 2016).

Premi e riconoscimenti gli sono venuti dalla UEFA, per i suoi notevoli mezzi fisici e tecnici, tanto che  la stampa italiana ha paragonato la linea difensiva della Juventus e della Nazionale, completata da Barzagli e Chiellini, al trio difensivo della Juventus e della Nazionale degli anni trenta, composta da Rosetta, Calligaris e Monti.

Carattere di ferro

Grande personalità, Leonardo Bonucci ha sempre diviso il giudizio della critica nei suoi confronti per una serie di atteggiamenti in campo e fuori che costituivano l'essenza del suo carattere, alla costante ricerca di una sfida da affrontare e vincere con i suoi avversari.

La malattia del figlio

Negli ultimi mesi, però, la sfida più importante per Leonardo non si chiama Napoli, Milan o Barcellona ma ha un connotato crudele e si chiama malattia. Suo figlio Matteo, appena due anni, viene sottoposto, alla fine di Luglio scorso, ad un delicato intervento chirurugico, per l'insorgenza di una patologia acuta.

Il campo di battaglia, non è più il terreno di gioco ma un lettino dell'ospedale, dove Leonardo Bonucci deve vincere la sua partita più difficile, deve sconfiggere la malattia di Matteo. 

Oggi, nel consueto incontro con la stampa, alla vigilia di Italia-Spagna, Bonucci ha dichiarato, con infinita commozione, che nella vita sono più importanti i valori della famiglia, l'unità e la serenità dei suoi componenti, che tutte le discussioni sulle sconfitte e, alcuni passaggi a vuoto della propria esistenza, insegnano più di un passaggio sbagliato.

Con le lacrime agli occhi, ha detto: "Quando stai bene con la testa e con il cuore, funziona tutto".

Come dire, le malattie e le sofferenze vissute ci mostrano, alla fine, i veri obiettivi per i quali vale la pena vivere.

La vicinanza degli avversari

Il messaggio più commovente è arrivato dalla pagina Facebook dei tifosi del Napoli qualche settimana fa: “È vero, viviamo di calcio 24 ore su 24, viviamo di gol e di sfottò, ma quando in gioco non c’è più una semplice partita ma la salute di un bambino, allora tutto il resto passa in secondo piano. Forza Matteo, forza Bonucci, Napoli è con voi”

E' questo il vero scudetto da vincere vero Leonardo?