Altro giro e altra corsa per Frank De Boer sulla panchina dell'Inter. La vittoria per 2-1 ai danni del torino nella sfida di S.Siro consegna di fatto al tecnico olandese un altro gettone sulle montagne russe di un cammino, quello nella Serie A, fatto di tante insidie e alla ricerca costante di equilibrio. Una costanza di risultati che stenta ancora ad arrivare, nonostante le parole di sostegno e incoraggiamento da parte di Erick Thohir e di gran parte della tifoseria, nel tentativo di rasserenare un ambiente deluso.
La squadra meneghina, d'altro canto, soffre in maniera evidente di cali di tensione nell'arco dei 90 minuti e così ha finito per perdere numerosi punti per strada. C'è mancato poco anche nella sfida con il passato di fronte all'ex Mihajlovic. Il campo ha manifestato ancora una volta i sintomi di una squadra che da troppo tempo naviga in acque burrascose, fino quasi a sprofondare. In particolare i secondi 45^ di sofferenza, dopo il pareggio di Belotti, hanno riacceso una gara che sembrava indirizzata per i colori nerazzurri. Le tante palle goal fallite, hanno invece rischiato di compromettere la serata e lasciare altri due punti per strada; soltanto un goal di Icardi (una vera gioia per gli occhi) ha permesso di risalire la china a due minuti scarsi dalla conclusione, per una vittoria in fin dei conti meritata.
Segna sempre e solo Icardi, Toro mai in partita
La prima vera notizia è che l'Inter fa la partita, senza mai concedere nulla a un Torino che aspetta e lascia i nerazzurri liberi di manovrare. Icardi è l'ancora della salvezza per De Boer e compagni, e ormai è un dato di fatto: quando l'argentino non gioca l'intera squadra ne risente, fatica a segnare e ad ottenere i tre punti. Candreva, Icardi ed Eder provano, ma senza la mira non si va da nessuna parte. Grande lavoro sulla trequarti avversaria, dove la presenza di maglie nerazzurre è folta. A lasciare l'impronta al 34^ è il solito Icardi, che innescato a centro area da Candreva non lascia scampo a una difesa distratta; Hart devia come può ma il pallone entra in rete.
Toro colpevolmente fuori dalla partita: in 45^ nessun vero spunto da registrare per gli uomini di Sinisa Mihajlovic, che dovranno correre ai ripari nella ripresa.
Ripresa in apnea, ci pensa Icardi all'ultimo
Tutte le certezze accumulate dai nerazzurri nel primo tempo (squadra che dimostra di essere dalla parte del tecnico, intensità di elementi quali Brozovic e gioco arioso e votato all'attacco) sembrano improvvisamente smontarsi di fronte a errori banali, al limite dell'imbarazzante e in rapida successione di Murillo e Ansaldi. I due scivolano clamorosamente su uno spiovente facile da controllare e stendono il tappeto rosso per il "gallo" Belotti, libero di battere Handanovic. Al 62^ il toro piazza l'incornata e raddrizza la partita, ma sarà soltanto un'illusione.
L'Inter è ferita ma reagisce e colleziona almeno tre palle goal, ma sprecano tutti: prima Brozovic di testa e Banega che conclude su Hart a due passi dalla porta, poi chances anche per Brozovic e Candreva. Ai titoli di coda è Icardi a districarsi dalla marcatura prima di concludere con potenza nel sette: una perla irraggiungibile per Hart, che riconcilia il capitano con i suoi stessi tifosi e porta il risultato sul definitivo 2-1.
In 90 minuti è racchiusa la folle corsa a ostacoli dell'Inter in questo campionato: in tre giorni si è passati da un tecnico spacciato ad una squadra che si dimostra più forte delle difficoltà, ma che spesso dimentica di avere delle frecce al proprio arco. Magie del turno infrasettimanale: un giorno sei contestato e quello dopo osannato.
Se il rapporto tra Mauro Icardi e la curva talvolta è complicato, il linguaggio del calcio è semplice quanto un goal, e allora vieni ripagato per ciò che fai in campo. Il sostegno a lui e all'allenatore non è mancato dagli spalti, e di certo Frank De Boer e supporters possono solo ringraziare Maurito per la doppietta, che porta una ventata d'aria fresca a tutto l'ambiente.