La data della prima udienza era stata stabilita per il 3 marzo, e così è stato. armando izzo, il giocatore del Genoa al centro dell'inchiesta aperta dalla procura della Federcalcio, ha rilasciato dichiarazioni che lasciano trapelare il suo sgomento per le decisioni prese oggi dal tribunale federale nazionale della Figc, che ha punito pesantemente sia il calciatore che l'avellino, il club a cui si riferiscono le due partite al centro dell'accusa di illeciti.

Izzo: "Sto vivendo un incubo, ho paura di perdere tutto"

Il calciatore del Genoa Armando Izzo ha commentato con profondo sgomento la decisione della Procura federale della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio), manifestando la sensazione di vivere un brutto sogno: "Sto vivendo un incubo: ho paura di perdere tutto, la Nazionale, i miei figli". Non è tutto, il giocatore ha poi aggiunto delle parole che lasciano intuire che la questione, per lui, non finisce qui. "Una stangata, non me l'aspettavo" ha confessato Izzo, per poi precisare che "uscirà tutta la verità, ma ora sto vivendo un incubo".

Seppure sfiduciato, il calciatore ha sottolineato di avere ricevuto il supporto dei tifosi, dell'allenatore e della squadra: "Con il ct Ventura ci ho parlato dieci minuti in occasione dello stage azzurro, tutti mi hanno sostenuto e mi sono vicini".

Tutte le sanzioni stabilite dalla Procura federale Figc

Il caso di presunti illeciti riguarda nel particolare due match disputati nel 2014: Modena - Avellino (giocata il 17 maggio) e Avellino - Reggina (risalente invece al 25 maggio dello stesso anno). Per quanto riguarda Armando Izzo, la richiesta di sanzioni avanzata dalla procura della Federcalcio è di sei anni di squalifica, richiesta di preclusione e un'ammenda pari a 20mila euro. Il medesimo tipo di sanzione è stata richiesta anche per Francesco Millesi, all'epoca dei fatti calciatore dell'Avellino, e per Luca Pini, a quel tempo tesserato per l'Atletico Torbellamonaca, tutt'e due accusati sempre di associazione nei presunti illeciti delle partite sopra citate.

Per quanto riguarda le sanzioni da applicare per l'Avellino, Cesare Mastrocola, incaricato di presiedere all'udienza della procura federale della Figc, ha richiesto la detrazione di sette punti dall'attuale punteggio della squadra, più un'ammenda che ammonta a 145mila euro. Altri calciatori coinvolti nell'inchiesta sono: Fabio Pisacane, calciatore del Cagliari, Raffaele Castaldo e altri ex giocatori dell'Avellino, Mariano Arini e Raffaele Biancolino. Per loro, la richiesta è stata di 6 mesi di interdizione dal gioco e 30mila euro di ammenda. Per l'ex presidente Walter Taccone (al momento amministratore unico dell'Avellino) la sanzione richiesta è di 9 mesi di inibizione più 45mila euro di ammenda.