Si terrà il prossimo 3 Marzo la prima udienza del processo sportivo relativo allo scandalo del calcioscommesse, che dal Giugno 2011 ha di nuovo travolto il mondo del calcio italiano e non solo. Come riportato dal sito di informazione calcistica Calciomercato.com, lo scorso mese di Dicembre è finito nel registro della procura federale anche il difensore del Genoa Armando Izzo, accusato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli di aver preso parte ad alcune combine relative a partite dell'Avellino in Serie B (formazione in cui militava Izzo alcuni mesi fa, ndr).
La replica del suo avvocato
L'avvocato Antonio De Rensis, che difende Izzo nel processo in oggetto, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano genovese Il Secolo XIX respingendo le pesanti accuse nei confronti del proprio assistito: "Armando all'epoca dei fatti era infortunato - ha dichiarato De Rensis - e non ha partecipato a quelle gare, lo certificano le terapie a cui si era sottoposto. Non contava nulla nello spogliatoio - ha proseguito - ne uscirà pulito". Ricordiamo che nel caso in cui Izzo dovesse essere condannato dalla giustizia sportiva, rischierebbe una squalifica di due anni.
Nei giorni scorsi erano uscite inoltre dichiarazioni piuttosto pesanti da parte di un "pentito" del calcioscommesse, che spiegava come fossero addirittura le società ad accordarsi con alcuni dei propri tesserati per accomodare il risultato delle partite e salvare così il bilancio dei club.
Una "prassi" comune non solo in Lega Pro, dove gli stipendi non sono così elevati, ma addirittura nelle categorie superiori dove i fiumi di denaro scorrono senza problemi; un aspetto, questo, che deve far riflettere anche i vertici federali a proposito della riforma dei campionati professionistici. Si è parlato infatti di una Serie A dove molte squadre sono già tranquille della salvezza a metà del percorso: il rischio di nuove pericolose combine è molto alto, ma si continua a chiudere gli occhi. E a rimetterci, come sempre, sono tutti i tifosi.