Sono bastate due sconfitte consecutive che hanno relegato il Taranto al 16° posto in classifica a scatenare l'ira dei tifosi rossoblu, delusi e insoddisfatto dall'atteggiamento dei giocatori. Ma finché la contestazione rimane, seppur violenta e di cattivo gusto confinata in cori e fischi, passi pure. Non può invece passare come se nulla fosse, l'incredibile episodio di violenza avvenuto mercoledì 22 marzo, che ha visto protagonisti una trentina di tifosi tarantini incappucciati che, durante l'allenamento della loro squadra, sono entrati nel campo da gioco dove hanno aggredito con schiaffi e pugni i giocatori.

Anche l'allenatore Ciullo, che ha cercato di placare gli animi, è rimasto coinvolto nella rissa. La società tarantina, con un comunicato ufficiale, ha naturalmente condannato il gesto ed espresso solidarietà a tutti i suoi tesserati coinvolti.

Aggressioni inaccettabili, possibile il blocco del campionato

Dopo le aggressioni ai calciatori di Ancona, Catanzaro e Matera, per le quali nell'ultimo turno erano state rinviate tutte le partite di 15' il vicepresidente dell’AIC Umberto Calcagno ha fatto intendere che la misura è colma: "Abbiamo superato ogni limite. Possibile il blocco del campionato". In merito al blocco del campionato, il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, intervistato da ItaSportPress, ha frenato: "I fatti sono assolutamente gravi, non c’è nessuna giustificazione per quanto accaduto.

Ma non possiamo far pagare alle altre la colpa di alcuni pseudo-tifosi". Intanto la partita Taranto-Paganese è stata rinviata a data da destinarsi.

Nuovo scandalo calcioscommesse

E come se non bastasse, un nuovo scandalo calcioscommesse sta scoppiando in Lega Pro e sempre nel girone C. Al centro dell'inchiesta ci sarebbe il Messina e gli indagati sarebbero già 40. Secondo la Procura un ruolo chiave l'avrebbe giocato Arturo Di Napoli, ex allenatore del Messina. Le partite sotto inchiesta sarebbero 4:

Casertana–Messina 4-1

Messina–Martina Franca 3-0

Messina-Benevento 0-5

Messina-Paganese 2-2

La società siciliana ha emesso un comunicato con il quale si dichiara estranea alle vicende ed eventualmente parte lesa: "A.C.R.

Messina, in relazione alle notizie di stampa pubblicate oggi circa sviluppi dell’indagine riguardante il calcioscommesse nella stagione sportiva 2015/2016, esprime massima fiducia nell’attività degli investigatori e della giustizia. Questa società opera nel pieno rispetto dei principi di legalità e lealtà sportiva e auspica che si possa fare presto chiarezza. A.C.R. Messina – che è parte offesa in un eventuale procedimento penale – si tutelerà esercitando ogni azione necessaria a difesa del proprio nome e prestigio".

La strada per un calcio sano e pulito è davvero tutta in salita.