La SPAL è matematicamente promossa in Serie A. Una squadra di grandi tradizioni e una città che era un tempo molto importante. Le due cose messe insieme creano una miscela di aspettative di grande livello. Poi il calcio a volte permette di superare barriere e problemi anche notevoli. Questa è l'ulteriore prova che questo sport è un fenomeno sociale che può avere rilevanze davvero enormi nel vissuto umano e nella valorizzazione di aspetti della quotidianità a volte apparentemente banali.

Ferrara in delirio per la Spal

Quando nel 2013 la Spal, Società Polisportiva Ars et Labor, dopo essere giunta al fallimento venne fatta risorgere come società calcistica grazie a Colombarini, proprietario di Vetroresina, grossa ditta internazionale, le speranze dei tifosi si limitavano a ritornare a una situazione da media classifica in Lega Pro, ovvero in Serie C. Peraltro l'esperienza della Serie D, Dilettanti, rappresentava l'ulteriore anello di congiunzione per una squadra che aveva militato per anni nella massima divisione calcistica, anche con risultati di buon livello. Retrocessa al termine della stagione calcistica 1967/68, anche in relazione al fatto che la Serie A passava da 18 a 16 squadre partecipanti, la Spal aveva poi perso mordente, ed era precipitata ben presto dalla Setie B alla C, anche se di tanto in tanto faceva ritorno nella seconda divisione, ma senza mai brillare.

Ricordiamo peraltro che la squadra ferrarese era stata in Serie A dagli inizi degli anni Cinquanta, e aveva anche ottenuto piazzamenti di ottimo livello nella massima divisione.

In realtà la Spal era stata in Serie A anche in precedenza, ma si parla di campionati non a girone unico, quindi molti non considerano quella presenza come una vera partecipazione alla Serie A, in quanto troppo diversa dall'attuale.

Ma questioni cavillose a parte, la cavalcata di quest'anno della squadra allenata da Mister Leonardo Semplici e gestita per il resto dal Direttore Sportivo Davide Vagnati e dal presidente Mattioli, ha ampiamente superato le aspettative, ottenendo risultati davvero straordinari.

Del resto la città del grande Ministro Dario Franceschini, del celebre critico d'arte Vittorio Sgarbi, dello scrittore di gran successo Roberto Pazzi, città di cultura, di tradizione musicale, di passioni, di storia, merita molto anche sul piano calcistico.

I giovani festeggiano in questi giorni il superamento delle sofferenze di vedere la propria squadra in serie D, poi in Lega Pro, godendone in seguito dei risultati meravigliosi ottenuti quest'anno in Serie B, ma chi ha vissuto, come il sottoscritto gli ultimi anni della grande Spal di Paolo Mazza, vedo realizzarsi aspettative e desideri che sembravano ormai persi nel tempo, e legati a filo strettissimo con i ricordi della propria infanzia, ecc., provocando, di conseguenza, grandissime emozioni.