Dopo la cocente eliminazione, ancora una volta agli ottavi di Champions League, la proprietà quatariota del Paris Saint Germain ha deciso definitivamente di voltare pagine a fine stagione e fare a meno dello spagnolo Unay Emery in panchina. La doppia sconfitta con il Real Madrid ha lasciato il segno a Parigi. Infatti la dirigenza asiatica ha deciso a fine stagione di esonerare il tecnico basco dopo l'ennesima uscita agli ottavi.

Costa carissimo ad Emery il fatto, che in estate il PSG abbia investito circa quattrocento milioni sul mercato, con il gran colpo Neymar (assente per infortunio), ma che nonostante ciò non sia riuscito a superare uno scoglio che sembra davvero insormontabile per la formazione francese, e questo ha fatto prendere la decisione di esonerare a fine stagione il mister, che, in caso di arrivo almeno alle semifinali, si sarebbe guadagnato un altro anno sulla panchina transalpina.

Ma chi dopo Emery?

Ora la domanda che, però, tutti si pongono è quella di chi dovrà assumersi l'onere e l'onore di guidare la formazione francese.

Diversi sono i nomi che circolano per la panchina, molti di questi nomi parlano un'unica lingua: l'italiano.

Infatti da Roberto Mancini, a Carlo Ancelotti, passando per Massimiliano Allegri, l'emiro del Quatar sembra abbia deciso di affidare la panchina della sua squadra ad un tecnico italiano. Probabilmente convinto dal fatto che non basti più ora acquistare solo grandi calciatori per far felice una piazza, comunque esigente come quella parigina, Al-Tani è convinto che solo prendendo un allenatore di livello internazionale possa riuscire a soddisfare le sue voglie di vittoria anche in Europa. Oltre ai nomi sopra menzionati, non vanno dimenticati i profili di Antonio Conte, in rotta perenne con il Chelsea di Roman Abrahamovic e quello di Diego Pablo Simeone dell'Atletico Madrid, voglioso dopo tanti secondi posti, e mercati al risparmio, avrà di certo voglia di una nuova avventura, una ricchissima avventura non solo per il suo conto in banca ma soprattutto per il parco giocatori che avrebbe a disposizione.

Norma che vale anche per tutti gli altri. La strada più semplice è sicuramente quella di Carlo Ancelotti, attualmente libero da impegni sia con club che con nazionali, mentre i tecnici italiani e quello spagnolo sono ad ogni modo sotto contratto con le rispettive società e quindi più difficilmente raggiungibili.