Una nuova frattura si apre all'interno dell'esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Diverse infatti sono le posizioni che la Lega ed il Movimento Cinque Stelle hanno per quanto riguarda la questione dei migranti in generale e su quelli della Sea Watch (Organizzazione non Governativa battente bandiera olandese) che oramai dalla Viglia di Natale staziona davanti alle coste di Malta, la quale ancora una volta nega lo sbarco, esattamente come in diverse occasioni è successo l'estate scorsa. La problematica dei migranti quindi si ripropone ancora una volta dopo un periodo di calma relativamente piatta a causa del mare agitato che ha impedito la partenza delle carrette del mare verso le coste europee.

Conte e Di Maio all'assalto di Matteo Salvini

Ancora una volta quindi la questione dei migranti mette in crisi i rapporti all'interno della maggioranza, che sino ad oggi sembra appiattita sulle posizioni leghiste. A quanto pare invece la questione è ben diversa in quanto le posizioni più a sinistra del Movimento, con il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico da sempre a favore dei porti aperti, sembrano aver ripreso quota nei confronti dell'alleato leghista. Di particolare importanza è il segnale che è stato lanciato in queste ore dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che sulla scia di quanto affermato dal capo politico dei pentastellati, ha affermato l'intenzione di aprire i porti (a differenza di quanto affermato dal Ministro dell'Interno), provocando uno scontro istituzionale non indifferente e che mette a rischio la vita intera della legislatura, considerati i numeri molto risicati al Senato dopo le recenti espulsioni effettuate dai probiviri, e viste le difficoltà incontrate dal Governo in diversi voti segreti.

In tutto questo l'opposizione dov'è?

In questa situazione cosi complicata per la vita del governo, le opposizioni, ognuna a modo suo si sta organizzando.Da una parte Forza Italia e Fratelli d'Italia ad appoggiare la linea dura del leader leghista, dall'altra invece il Partito Democratico e le forze alla sua sinistra che invece per rispondere alla linea Politica del Governo cerca di bloccare il "Decreto Sicurezza" fortemente voluto da Salvini e quindi anche la questione dei porti lungo due direttrici: da una parte la richiesta di un referendum abrogativo della legge tramite la raccolta di firme per proporlo, dall'altra invece il sollevare la questione dinanzi la Corte Costituzionale.