Nemmeno il tempo utile per recuperare le energie dopo due gare svolte nell'arco di pochi giorni e il Crotone torna nuovamente in campo nella serata di venerdì 28 settembre allo Stadio Comunale "Ezio Scida" contro il ritrovato Brescia di mister Eugenio Corini. La formazione lombarda è riuscita infatti a vincere (2-1) la difficile gara casalinga contro il quotato Palermo. Una battuta d'arresto che è costata l'esonero del tecnico rosanero, Bruno Tedino con il contestuale ritorno di Roberto Stellone.

In Calabria le alte aspettative di inizio stagione hanno iniziato a creare un'aria di sfiducia attorno ad un gruppo fatto da calciatori appartenenti alla squadra che ha disputato, con discreto successo, le ultime due stagioni di Serie A.

Crotone, è tempo di reagire

La squadra che continua a lavorare sotto le direttive di Giovanni Stroppa non può sbagliare nuovamente. Una terza sconfitta consecutiva potrebbe creare non poco malumore nella tifoseria inducendo la dirigenza a riflessioni sul futuro. Una spesa ingente fatta per mantenere una rosa da Serie A non lascerebbe grandi margini di manovra allo staff crotonese che dopo le vicessitudini estive legate al futuro dello Stadio Comunale "Ezio Scida" prima e al caso "Plusvalenze fittizie" dopo, ha cercato di fare quadrato provando a concedere tranquillità alla squadra sperando in un avvio positivo a ridosso delle prime della classe.

Con soli sei punto conquistati in cinque gare, frutto di due vittorie e tre sconfitte, il Crotone sembra viaggiare al di sotto delle sue reali possibilità.

Atteso il giudizio del Tar

Al di fuori dell'ambito sportivo si muove anche quello legato alla vicenda stadio. Nei giorni scorsi il Tar della Calabria aveva accettato i ricorsi presentati in maniera congiunta e coerente dalla società crotonese e dall'amministrazione comunale. In entrambe si è fatto notare come l'aria sulla quale sorge l'impianto, che di recente ha accolto due strutture modulari - curva sud alta e tribuna coperta - non abbia subito alcun danno, sottolineando come i reperti presenti nel sottosuolo siano rimasti integri e inviolati.

Questo giudizio, rafforzato da perizie avrebbe indotto il Tar della Calabria a rigettare la diffida di smantellamento delle strutture formulata dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici nei mesi scorsi, rimandando tutto ad una nuova udienza che era fissata per la giornata di mercoledì 26 settembre. Si continua ancora ad attendere il responso anche se in città sembra prevalere l'ottimismo, sensazione opposta da quella che invece sembra pervadere i tifosi sul lato prettamente sportivo.