Nuovo capitolo all'interno della vicenda legata all'utilizzo dello Stadio Comunale "Ezio Scida" di Crotone. Il TAR della Calabria, al quale hanno effettuato ricorso in modo congiunto e coerente sia la società sportiva che l'amministrazione comunale, si è espresso con parere favorevole accogliendo la richiesta formulata dalle parti contro la diffida formulata dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici presieduta dal dott. Mario Pagano. Un atto ritenuto illegittimo per due principali motivi: in primis, l'assenza di danni arrecati dalle strutture modulari posizionate negli ultimi due anni di Serie A ai reperti sepolti nel sottosuolo e, in seconda istanza, per l'assenza di un programma imminente di scavi, avallata dalla completa assenza di comunicazioni da parte dell'ente in tal senso.

Crotone, ritorno a casa

La società pitagorica, dunque, disputerà sabato 22 settembre la sua seconda gara casalinga tranquillamente all'Ezio Scida. In questo senso si attenderà responso da parte della Commissione Ordine Pubblico e Sicurezza chiamata a concedere nuovamente l'agibilità all'impianto per la sua totale capienza, circa 16mila posti. Un provvedimento che però dovrà giungere già nelle prossime ore; un atto relativamente dovuto a seguito del diniego dell'atto di diffida che aveva portato l'impianto ad essere considerato inagibile. Nella giornata di mercoledì 26 settembre, inoltre, il TAR sarà chiamato ad ascoltare le parti interessate confermando, rivedendo o annullato quanto comunicato ad amministrazione comunale e società.

In questo senso traspare positività dalle parti interessate nei confronti del Mibact con la concreta possibilità di mettere almeno per questa stagione una parola fine alla vicenda.

Al via i lavori per il nuovo stadio

Di pari passo dovranno però essere avviati i lavori di realizzazione del nuovo impianto. In questa ottica l'amministrazione comunale continua a percorrere la via che porta ad una nuova proroga per la durata di 36 mesi, lasso di tempo entro il quale realizzare un nuovo impianto, presumibilmente nella periferia della città.

La volontà è quella di creare una struttura che possa permettere uno sviluppo economico della zona ospitante e che riesca a trasformarsi in un centro polivalente. Negli ultimi giorni, nel frattempo, presso l'Ezio Scida sono stati avviati i lavori di recupero dei vecchi spogliatoi non sottoposti a vincoli e quindi riutilizzabili.