Ajax e Juventus, due grandi d'Europa che tornando a sfidarsi dopo oltre 9 anni, mercoledì 10 aprile per l'andata dei quarti di finale di Champions League. L'ultimo incrocio fu nel sedicesimi di finale dell'Europa League 2009/2010, furono i bianconeri a passare il turno. Quando però si parla di precedenti tra i due club, viene automatico citare ben due finali di Coppa dei Campioni.
Quella della stagione 1972/73 vinta dall'Ajax a Belgrado, terza consuecutiva ed ultima di uno straordinario ciclo nel corso del quale i biancorossi di Amsterdam avevano incantato l'Europa per la qualità del loro calcio. Poi quella della Champions League edizione 1995/96 vinta dalla Juve ai calci di rigore, la seconda ed ultima volta che la Vecchia Signorà salì sul trono continentale. In entrambe le circostanze quelle partite hanno un significato particolare per la Juventus, quella del 1973 fu la prima finale di Coppa dei Campioni giocata dal club torinese ed anche la prima di un numero incredibile di finali perse.
Era la Juventus di 'Cesto' Vycpálek, la Juve di Altafini, Causio, Capello e Bettega. Sull'altro fronte campioni leggendari come Cruyff, Neeskens, Rep e Krol e proprio quest'ultimo è stato raggiunto dalla redazione di TuttoJuve, per parlare del prossimo quarto di finale di Champions e ricordare anche quella storica partita.
'Vietato distrarsi contro le squadre italiane'
Ruud Krol ha da poco compiuto 70 anni ed attualmente svolge il ruolo di allenatore allo C.S. Sfaxien, prima divisione tunisina. La finale del 1973 non rappresenta la sua unica sfida alla Juventus, con la maglia dell'Ajax incrociò altre due volte i bianconeri in Coppa Uefa nel 1974 ed il Coppa dei Campioni quattro anni dopo, subendo in entrambi i casi l'eliminazione.
Sarà poi tra i protagonisti del campionato italiano all'inizio degli anni '80 con la maglia del Napoli. L'Ajax attuale non è certamente quello dei primi anni '70, squadra ai vertici continentali che attuò una delle più grandi rivoluzioni tattiche dell'intera storia dl calcio. Quella odierna è comunque una formazione ricca di giovani talenti, tra i quali spicca il centrocampista de Jong già promesso sposo del Barcellona ed il difensore de Ligt che viene seguito proprio dalla Juve. "Un'analogia tra la Juventus che affrontammo in finale nel 1973 e quella attuale c'è sicuramente ed è la grande forza difensiva dei bianconeri. Fu una partita difficile e, per noi, una vittoria davvero sudata. Una grande difesa, ma anche un attacco molto forte: Altafini rischò di pareggiare, ma per nostra fortuna non ci riuscì.
Le squadre italiane sono difficili da affrontare perché è impossibile distrarti: se abbassi la guardia ti puniscono". Riguardo al match di mercoledì prossimo, secondo Krol la Juventus è favorita. "Possiede un'esperienza internazionale che l'Ajax non ha e non ci sarà più l'effetto sorpresa come con il Real Madrid, dove loro sbagliarono completamente approccio mentale ed erano convinti di aver passato il turno dopo aver vinto ad Amsterdam. Ma la Juve ora è consapevole della qualità dell'Ajax e non sottovaluterà la partita".
'Compattezza contro qualità offensiva'
Krol vede la sfida tra Ajax e Juve come il confronto tra due stili diversi di intendere il calcio. "La compattezza italiana contro la qualità offensiva olandese, a me personalmente piace il calcio italiano e sono consapevole che la Juventus può andare in gol all'improvviso.
Ho visto la partita con l'Empoli dove hanno giocato male, ma poi sono bastati tre tocchi per risolvere il match". Chiaro che l'uomo decisivo per i bianconeri può essere ancora una volta Cristiano Ronaldo, "con lui in campo, qualunque squadra è di un'altra dimensione", ma loda ancora una volta la difesa juventina ed in particolare Chiellini. "Per me è il 'dottore', laureato in materia difensiva e poi anche Bonucci che ha grande esperienza ed un ottimo portiere come Szczesny che infonde sicurezza al reparto".
'Manchester City grande favorito per vincere la Champions'
Ma l'Ajax ha qualche chance di passare il turno? "Nel calcio è tutto possibile, il mio augurio è che l'Ajax possa intanto vincere la partita casalinga, in modo da presentarsi a Torino con un vantaggio, anche se abbiamo visto contro l'Atletico Madrid che la Juve è capace di grandi rimonte".
La Juventus è dunque la grande favorita per sollevare la Champions League? "Il mio grande favorito è il Manchester City, poi metto il Barcellona che, però, non ha una grande difesa come la Juventus. Però ha Messi e come Cristiano Ronaldo è un giocatore che può spostare gli equilibri".