Dopo i primi passi in avanti fatti dal Governo sulla ripartenza del calcio, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è ora alle prese con un nuovo dibattito in merito alla visione in chiaro delle partite di Serie A. La volontà di rendere visibile a tutti la prima divisione del calcio italiano nascerebbe dall'esigenza di limitare possibili assembramenti di persone nei bar o in luoghi pubblici adibiti alla trasmissione dei match.

Spadafora: 'Per la trasmissione delle partite valutiamo il modello Germania'

Secondo Spadafora, a richiedere la trasmissione in chiaro delle partite sarebbero stati molti cittadini. Tuttavia, a rendere complessa la situazione, sarebbe la questione relativa ai diritti tv. Attualmente, infatti, i diritti sono divisi tra l'emittente satellitare Sky e la piattaforma streaming Dazn ed entrambe sarebbero riluttanti nell'acconsentire alla visione in chiaro (e in forma integrale) dei match del campionato italiano. Per questo motivo il ministro, ai microfoni del Tg3, ha avanzato una proposta che potrebbe soddisfare entrambi i fronti: "In molti in questi giorni mi hanno chiesto di fare riferimento al modello tedesco: in Germania Sky ha fatto un accordo per cui c'è la diretta gol.

Per cui, nel rispetto di chi ha gli abbonamenti, comunque tutti gli altri possono vedere la diretta gol".

Intanto in Germania diretta gol torna sulla pay tv

Nel frattempo però la Bundesliga tornerà, dal prossimo turno (in programma da oggi), di nuovo sui canali a pagamento. La scelta della federcalcio tedesca, in accordo con le società della Bundesliga e con il broadcaster Sky, aveva, infatti, stabilito che la trasmissione in chiaro riguardasse solo i primi due turni della ripresa. Un modo, quindi, per far ripartire il calcio anche dal punto di vista mediatico. In Italia, al contrario, la volontà del governo sarebbe quella di consentire la trasmissione per tutti i restanti turni di questa stagione.

Una possibilità, quest'ultima, difficile da attuare per diverse ragioni, ad iniziare dall'ostilità dei presidenti della Lega Serie A che sarebbero ben poco disposti ad accettare di rinunciare ad una parte degli introiti dei diritti al fine di risarcire Sky della tramissione in chiaro.

La stessa rete satellitare, inoltre, non sarebbe l'unica ad avere voce in capitolo su tale scelta, dato che, in Italia, i diritti del massimo campionato sono ripartiti tra la stessa Sky e la piattaforma Dazn. Infine, ad aggiungersi alle difficoltà già elencate, ci sarebbe anche la programmazione dei match, da anni "spezzettata" in diverse fasce orarie al punto da rendere, ormai, limitato il numero di parite trasmesse in simultanea dall'emittente satellitare.