Cala il sipario sulla Serie A: l'ultimo big match ha visto affrontarsi la straordinaria Atalanta di Gasperini contro l 'Inter di Conte per il secondo posto. La squadra di Conte impiega solo un tempo per chiudere la "pratica Atalanta": partita piacevole, decisa immediatamente da un colpo di testa di Danilo D'Ambrosio, uno dei tanti calciatori rigenerati proprio dal tecnico dell'Inter.

Al ventesimo minuto Ashley Young partendo da sinistra si accentra e con uno splendido destro a giro sul secondo palo trafigge Sportiello (subentrato all'infortunato Gollini) per lo 0-2. Il secondo tempo scorre con molta naturalezza tra i tentativi di Lukaku e le fiammate del solito Zapata. L'Inter e l'Atalanta prenotano così un posto nella massima competizione europea in un finale di stagione che accontenta un po tutti, almeno fino al dopo partita.

Conte, ka sfuriata del post- gara: 'Poca protezione da parte del club'

A fine partita però Antonio Conte come un fulmine a ciel sereno, si sfoga ai microfoni di Sky: "Annata molto dura.

La mia soddisfazione è di lavorare con questi ragazzi e con tutto lo staff. Loro hanno meritato ciò che abbiamo fatto e si meritano i complimenti. Ma non è stato riconosciuto il lavoro dei calciatori né tanto meno il mio, c'è stata scarsa protezione da parte della dirigenza. Se vuoi vincere e ridurre il gap dalla Juventus devi essere forte in campo ma soprattutto forti fuori dal campo".

Il 'carro dei vincitori' e la vecchia intervista di Spalletti

"Oggi - ha continuato Conte nel suo sfogo - ho visto gente salire sul carro dei vincitori; io ci ho messo sempre la faccia e continuerò a farlo, non uso mezzi termini, ma le palate di c... le abbiamo prese solo io e i calciatori". Il tecnico ha poi citato una vecchia intervista di Luciano Spalletti, quando era allenatore dell'Inter, in cui parlava di presunte fughe di notizie dalla società e di qualche "talpa" interna che avrebbe agito in questo modo per favorire scoop di giornalisti amici.

Queste dichiarazioni, arrivate come un fulmine a ciel sereno, hanno destabilizzato l'ambiente nerazzurro. Tra i tifosi l'opinione è spaccata a metà. Il contratto del tecnico scadrà nel 2022, ma c'è chi non esclude un clamoroso ritorno alla Juventus: infatti, nonostante la vittoria del campionato, la posizione di Sarri non è così certa e tutto dipenderà dal cammino in Champions League della Vecchia Signora. Sicuramente la società dovrà valutare le dure parole del tecnico e a fine stagione, come detto da Conte "faranno anche loro delle valutazioni", anche perché il 5 agosto ci sarà la sfida con il Getafe per gli ottavi di finale di Europa League e uno strappo del genere non è così facile da ricucire.