La Juventus sta disputando una stagione di alti e bassi, se in Champions League ha mostrato un doppio volto col Barcellona (sconfitta casalinga per 2-0 e vittoria in trasferta per 3-0 con annesso primato del girone), in Serie A si trova attualmente in zona Europa League. Dopo nove anni di successi in campionato, quattro Coppa Italia conquistate e due finali di Champions League disputate, è lecito aspettarsi di più dalla Vecchia Signora.

La rosa a disposizione di Andrea Pirlo sembra avere bisogno di qualche integrazione, soprattutto sul fronte offensivo. Un'ipotesi che sembra circola nelle ultime ore sarebbe quella low-cost che vedrebbe uno scambio di prestiti sino a giugno col Cagliari, il centrocampista Manolo Portanova partirebbe per la Sardegna, mentre il centravanti Leonardo Pavoletti arriverebbe in Piemonte a fare il vice-Morata.

Altra possibile occasione in una big per Pavoletti

I bianconeri hanno sempre avuto un occhio di riguardo per i propri giovani talenti, mandandoli in prestito quando necessario o utilizzandoli, se non rientravano nel progetto, come pedine di scambio per arrivare agli obiettivi di mercato.

Nella prossima sessione di calciomercato, sembra essere arrivato il momento di regalare un ulteriore attaccante alla corte di Pirlo, che potrebbe essere Leonardo Pavoletti, attualmente in forza al Cagliari. Per giungere al giocatore ex Napoli, pare che Paratici possa offrire il prestito di Manolo Portanova, centrocampista classe 2000 che ha già esordito in Serie A, collezionando 70 minuti in due presenze durante questa stagione coi bianconeri.

In cambio, il ds juventino avrebbe chiesto al Cagliari di applicare la medesima formula per ottenere Pavoletti, ovvero un prestito secco sino a giugno. Per "Pavoloso" sarebbe la seconda occasione in una "big" del campionato italiano, dopo la non particolarmente fortunata parentesi del 2017 col Napoli con 6 presenze e nessun gol segnato.

Centravanti d'esperienza e capace di fare il vice

L'eventuale arrivo di Pavoletti darebbe al tecnico Pirlo quel vice-Morata che permetterebbe allo spagnolo di rifiatare più spesso.

L'identikit del livornese classe '88 calzerebbe a pennello per la causa bianconera principalmente per due ragioni: l'esperienza accumulata in Serie A, nonché la serenità di poter contare su un attaccante che sappia stare in panchina senza troppi mugugni.