Martedì 7 marzo notizia è arrivata la notizia dell'accoglimento da parte del Tar del Lazio del ricorso presentato dall'ex direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici e dall'attuale dirigente della società bianconera (inibito) Federico Cherubini, i quali avevano richiesto la possibilità di accedere a un carteggio del 2021 fra Covisoc e Procura Federale.

Esso riguarda alcune interpretazioni del caso plusvalenze che la Covisoc avrebbe chiesto alla Procura Federale: tale carteggio precedentemente era stato negato alla difesa della società bianconera.

Ricorso accolto da parte del Tar riguardante la possibilità di accedere alla nota 10940

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati di Federico Cherubini e Fabio Paratici in riferimento alla possibilità di valutare la nota 10940, ossia un incartamento 'segreto' (ritenuto tale in quanto era sempre stato negato alla Juventus per costruire la propria difesa sul caso plusvalenze) fra Covisoc e Procura Federale, in cui la prima aveva chiesto alla seconda spiegazioni e interpretazioni sul caso plusvalenze.

Il procuratore federale Chiné l'aveva sempre negato alla difesa della Juventus, ritenendo che tale documento non fosse parte della documentazione acquisita riguardante il procedimento disciplinare.

Il documento è datato 14 aprile 2021.

Perché gli avvocati della difesa hanno fatto ricorso al Tar in merito alla possibilità di valutare la nota 10940

Come scrive Tuttomercatoweb.com ci sarebbe una motivazione ben precisa dietro la decisione degli avvocati di Federico Cherubini e Fabio Paratici hanno voluto appellarsi al Tar del Lazio, infatti secondo loro la data del 21 aprile 2021 andrebbe indicata come l'inizio del procedimento disciplinare riguardante la società bianconera sul caso plusvalenze. Secondo i tempi previsti dall'iter processuale (che fissano a 30 i giorni per l'iscrizione della notizia sull'apposito registro e a 60 giorni la durata delle indagini) sarebbero quindi inutilizzabili documenti di indagine successivi al 14 luglio 2021, cioè 90 giorni dopo il 24 aprile.

Di conseguenza, secondo i legali, si andrebbe incontro all'inammissibilità dell'azione disciplinare portata avanti dalla Procura Federale nei confronti della società bianconera.

Il ricorso presentato dalla Juventus al Collegio di Garanzia del Coni per il caso plusvalenze

Intanto il 28 febbraio la Juventus ha presentato ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, contestando le motivazioni che hanno portato la Corte Federale d'Appello a decidere per la penalizzazione di 15 punti da scontare in campionato per il caso plusvalenze fittizie. La risposta al ricorso dovrebbe arrivare entro fine aprile.