Sono ore frenetiche per il mondo del calcio che oggi, con i riflettori spenti, ha deciso di imbarcarsi in una riforma della giustizia sportiva che impedisca un nuovo caso Juventus o che comunque aiuti a gestire meglio situazioni analoghe per il futuro. Ne ha parlato all'ANSA nelle scorse ore il presidente del Coni Giovanni Malagò.

Il presidente del Coni Malagò ha parlato della giustizia sportiva

'Tutti i discorsi devono concentrarsi sulla prossima stagione', ha affermato Malagò. 'Nel corso della Giunta, ci sono state diverse riflessioni sul caso Juventus. Per come è andata a finire, è evidente che la giustizia sportiva ha funzionato con la collaborazione con la giustizia ordinaria'.

Il presidente del CONI ha sottolineato dunque l'importanza di concentrare l'attenzione sulla stagione futura e di guardare avanti 'ammettendo' tuttavia che una riflessione sul caso Juventus è stata fatta. Riflessione che ha generato dei possibili correttivi per il futuro.

Si cercherà di velocizzare i tempi per tutelare il diritto alla difesa

'È già pronto un documento, ma non era corretto affrontarlo ora. Cercheremo di velocizzare i tempi che servono ai ricorrenti per tutelare il diritto alla difesa, ma anche chi deve valutare il ricorso alla sanzione' ha affermato Malagò.

Il presidente Malagò ha in particolare evidenziato la necessità di gestire i tempi delle varie procedure in modo adeguato e proporzionato. 'Se c’è un provvedimento a gennaio, il problema non sussiste. Se arriva il 27 maggio, la situazione deve essere affrontata' ha affermato, sottolineando l'importanza di completare le fasi istruttorie per tempo.

Il presidente della Figc Gravina sulle possibili sanzioni alla Juventus da parte della Uefa

Del caso Juventus ha parlato anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, esprimendo la propria opinione riguardo ad una possibile sanzione da parte dell'UEFA nei confronti dei bianconeri: "Io faccio il vice-presidente della Uefa come sono presidente della Figc. Credo molto nell’autonomia della giustizia. Non conosco assolutamente nulla, non spetta a me, è un tema che non mi affascina, mi affascina l’idea che finalmente in Italia abbiamo acquisito un momento di serenità per non andare ad intaccare non solo il campionato scorso ma soprattutto i prossimi campionati. Abbiamo chiuso, adesso rimbocchiamoci le maniche, stabiliamo delle regole ferree per tutti ed andiamo avanti".