L'esperto di tattica Adriano Bacconi ha spiegato nelle scorse ore a Tuttosport che il modo di giocare di Federico Chiesa è piuttosto diverso rispetto a quanto generalmente chiede Thiago Motta ai suoi giocatori, situazione che potrebbe complicare l'impiego del talento classe '97 qualora dovesse essere effettivamente il tecnico italo-brasiliano il nuovo allenatore della Juventus.
Le caratteristiche di Chiesa
Una delle caratteristiche di Chiesa è quella di essere un giocatore istintivo. Non offre riferimenti agli avversari perché non si inserisce in schemi rigidi e predeterminati. Nel suo modo di giocare tende a partire sulla fascia sinistra, la sua preferita, per poi andare a puntare la porta. Anche quando Allegri ha provato a schierarlo come seconda punta per avvicinarlo a Vlahovic, Chiesa ha spesso evidenziato la tendenza a cercare la fascia.
Il calcio di Thiago Motta e il ruolo di Chiesa
Nel modo di giocare di Motta, i giocatori devono muoversi in modo tale da creare "un possesso palla molto veloce e fluido che preveda tanti interscambi di posizione tra i giocatori".
Queste le parole di Adriano Bacconi.
I movimenti senza palla in particolare, ribadisce l'esperto, servono a "aprire spazi e dare opzioni di passaggio". Insomma, la Juve di Motta dovrà avere giocatori che diano "dinamismo senza soluzione di continuità, compito a cui Chiesa non è portato".
Bacconi avvalora la sua tesi confrontando i dati statistici di Bologna e Juventus, evidenziando come le due squadre si muovano a velocità nettamente diverse in entrambe le fasi. Si sofferma poi in particolare sui dati di Chiesa: "La velocità media in possesso è clamorosamente bassa (6,4 km) così come la sua disponibilità a ricevere palla (66%)". Dati che indicano come Chiesa faccia poco per farsi trovare e viva di folate sfruttando il suo scatto bruciante e l'abilità nel saltare l'uomo.
Bacconi quindi precisa sul calciatore: "A Motta non basteranno le sue fiammate improvvise".
In quest'ottica, tra gli attaccanti titolari della Juventus Chiesa sembra il più sacrificabile. Se il calciatore sperava di essersi liberato del calcio troppo difensivista di Allegri, a breve potrebbe doversi adattare a un calcio più "di squadra". Stando alle parole dell'esperto, quindi, non cambierebbe molto per il futuro di Chiesa, il quale si troverebbe comunque a dover seguire dettami tattici poco consoni alle sue caratteristiche.
Il punto sul futuro di Chiesa
Intanto la situazione contrattuale di Federico Chiesa è ancora in stallo. Le parti si sono avvicinate per prolungare il contratto fino al 2026, ma questo non garantirebbe comunque la permanenza di Chiesa nella Juventus.
In settimana è previsto un nuovo incontro tra il ds Giuntoli e l'agente del giocatore, ed è possibile che qualche novità venga fuori.
Sul fronte mercato, intanto, in Italia ci sarebbero Roma e Napoli che seguono interessate le vicissitudini del calciatore bianconero.