Il sindaco di Randazzo Francesco Sgroi esprime una ferma condanna in seguito al recente furto di attrezzature didattiche presso i locali dell'Istituto Comprensivo "Edmondo De Amicis".
Questo episodio – spiega Sgroi -, insieme ai due tentativi di furto sventati presso l'Istituto "Enrico Medi" grazie all'intervento tempestivo dei Carabinieri della locale Stazione, ha scosso la comunità della cittadina etnea.
Tali atti non solo rappresentano un danno materiale per le istituzioni colpite - l'Istituto Agrario e l'Istituto Alberghiero - ma minano anche i valori etici e l'integrità della nostra società.
Furto attrezzature didattiche nei plessi scolastici di Randazzo, il sindaco: 'Non si tocchi la scuola, è un bene prezioso per l’intera comunità'
Riconoscendo l'importanza cruciale dell'educazione e considerando la Scuola come un bene prezioso per l'intera comunità, il sindaco Francesco Sgroi sottolinea come questi danneggiamenti colpiscano ogni cittadino direttamente. È inquietante sospettare che gli autori di tali atti possano essere alcuni ex studenti delle stesse scuole, che in passato hanno beneficiato delle attrezzature ora sottratte.
In questa situazione critica, il Sindaco fa appello a tutta la cittadinanza affinché collabori attivamente con le Forze dell'Ordine. Chiunque disponga di informazioni utili all'identificazione dei responsabili è invitato a contattare immediatamente le autorità. Questo gesto di responsabilità civica è fondamentale per prevenire futuri episodi delittuosi che, oltre a costituire reato, erodono i fondamenti etici e morali della nostra comunità.
L'Amministrazione Comunale si impegna – conclude il Sindaco - a lavorare incessantemente per garantire la sicurezza nelle scuole e per preservare il diritto all'istruzione, elemento chiave per lo sviluppo e il benessere della nostra società. La collaborazione di tutti è essenziale per mantenere un ambiente sicuro e protetto per i nostri figli e per l'intera comunità.
Le dichiarazioni ufficiali del Sindaco Francesco Sgroi
“Avendo appreso del furto di alcune attrezzature didattiche perpetrato ai danni dell’Istituto Comprensivo “Edmondo De Amicis”, nonché di ben due tentativi di furto che alcuni giorni fa hanno interessato l’Istituto “Enrico Medi” e che fortunatamente sono stati sventati dall’intervento dei Carabinieri allertati dall’allarme installato nei locali dell’Istituto Agrario e dell’Istituto Alberghiero, nella ferma convinzione che “la scuola” è patrimonio fondamentale dell’intera comunità e che tali danneggiamenti toccano, pertanto, individualmente ognuno di noi, esprimo a nome mio e dell’Amministrazione Comunale la più ferma e decisa condanna nei confronti di tali atti delinquenziali che, si può ragionevolmente presumere, siano stati compiuti da soggetti che hanno frequentato quelle stesse scuole, usufruendo proprio di quelle attrezzature oggi sottratte indebitamente ai nostri figli.
Faccio appello a tutti i cittadini in possesso di elementi utili all’individuazione dei responsabili di rivolgersi senza alcun indugio alle Forze dell’Ordine, al fine di tentare di evitare in futuro il ripetersi di tali atti, che oltre a costituire reato, ledono l’integrità, l’etica e la correttezza di tutta la nostra comunità”.
Lo sconforto dei Presidi randazzesi sui social
Ecco cosa scrive Salvatore Malfitana, sulla pagina ufficiale dell’Istituto Scolastico ad indirizzo musicale, scuola che ha subito il furto delle attrezzature didattiche in questione:
"Un altro furto, l’ennesimo, ha turbato la serenità dell'Istituto Comprensivo "Edmondo De Amicis" di Randazzo (CT), gettando un'ombra su una giornata che iniziava con entusiasmo e dedizione per il lavoro.
L'arrivo a scuola si è trasformato in un momento di sgomento quando un collaboratore mi ha rivelato l'accaduto: durante la notte, ignoti hanno sottratto attrezzature vitali per la scuola, in particolare i sistemi di amplificazione utili per le attività musicali. Insomma, un gesto che sembra sfidare ogni logica di buon senso.
Questo furto non è solo un atto contro la proprietà, ma un vero e proprio affronto alla nostra comunità educativa. Rubare ai giovani studenti, sottrarre risorse essenziali alla loro formazione, è un atto deprecabile che colpisce al cuore l'istituto e tutto ciò che esso rappresenta per i randazzesi.
In momenti come questi, è inevitabile interrogarsi: il nostro impegno e la nostra dedizione negli anni sono stati sufficienti per educare le coscienze?
È possibile che l'autore di questo gesto disperato sia un nostro ex studente, ora trasformato in artefice di questo triste episodio?
La realtà è che questo gesto codardo e vile priverà i nostri e i vostri figli di strumenti fondamentali per il loro percorso educativo, specie per la nostra scuola che è ad indirizzo musicale. Attualmente, purtroppo, la scuola non dispone delle risorse finanziarie necessarie per rimpiazzare quanto è stato sottratto.
In questo momento di incertezza, non ci resta che nutrire la speranza che ciò che è stato portato via possa essere restituito, permettendoci di continuare a fornire un'istruzione di qualità ai nostri studenti".