Purtroppo dall'America non importiamo solo smartphone, social network e altre diavolerie di intrattenimento, ma anche la stupidità di un "gioco" che fa la prima vittima in Italia: a Pisa Zakir Hoassini è morto di Knockout game, il gioco che consiste nel colpire con un pugno il malcapitato di turno che si incrocia per strada. Senza un motivo, senza una provocazione. E, soprattutto, senza preavviso.
Una vigliaccata che da moda è finita nei fatti di cronaca, quella che non ha giorni di prognosi, ma una vita che non c'è più e un criminale da ricercare.
Knockout game, la cronaca dell'aggressione di Pisa
L'aggressione è avvenuta domenica sera nel centro di Pisa e senza un apparente motivo: Zakir Hoassini, 36 anni, cameriere bengalese, è stato affrontato e picchiato da un giovane italiano, di corporatura robusta, palestrato e accompagnato da altri tre giovani, tutti dall'età apparente tra i 25 ed i 35 anni. Poi la fuga, ma la scena è stata filmata da alcune telecamere della zona. Secondo alcuni testimoni, ci sarebbero in giro anche video ripresi da curiosi che, anziché chiamare i soccorsi, filmavano Zakir Hoassini a terra.
Il cameriere, purtroppo non si è mai ripreso ed è morto dopo 24 ore di agonia.
L'appello del questore di Pisa
Il questore di Pisa, Gianfranco Bernabei, ha invitato gli amici dell'aggressore a farsi coraggio e a presentarsi in Questura per chiarire la propria posizione. Diversamente, dovranno rispondere di concorso in omicidio. L'identikit dell'omicida, invece, è tracciato: ad ore si riuscirà a catturarlo. E, si spera, ad infliggere una pena esemplare che possa scoraggiare chi, vigliaccamente, si renda responsabile di simili reati. E' questa una morte per motivi futili che grida giustizia.