Sono varie le ipotesi di riforma delle Pensioni anticipate che si stanno facendo in queste prime settimane di tavoli al governo alla presenza dei sindacati, soprattutto per studiare una soluzione alternativa alla Quota 100 al termine della sperimentazione prevista per il 31 dicembre 2021. Proprio nella giornata di ieri, il Ministro per la Funzione Pubblica Fabiana Dadone ha proposto l'alternativa della Quota 101 con una anno in più per andare in pensione rispetto all'attuale misura entrata in vigore nel precedente governo e voluta soprattutto da Matteo Salvini.

Ma l'ipotesi Quota 101 dovrà essere presa in considerazione solo al termine del triennio di sperimentazione della Quota 100, giudicato in ogni modo dalla stessa Dadone "utilissimo". Nella discussione è entrato anche Claudio Durigon, uno dei padri della Quota 100, che ha parlato di costi e benefici della misura arrivando ad ipotizzare anche la possibilità di renderla strutturale.

Riforma pensioni anticipate dal 2022: ipotesi uscita Quota 101 al posto di Quota 100

L'ipotesi delle pensioni anticipate con uscita a Quota 101, come come continuità a Quota 100, è stata lanciata nella giornata di ieri dal Ministro della Funzione Pubblica, Fabiana Dadone. Parlando a Radio Uno ha confermato le pensioni a Quota 100 fino al termine del 2021, sottolineando l'importanza di mantenerla in piedi per trarre risultati dalla sperimentazione.

Poi si potrà pensare ad una misura alternativa che potrebbe essere la Quota 101, aumentando di un anno gli anni di contributi richiesti (39) e lasciando stabile il requisito anagrafico a 62 anni. Non è chiaro, in ogni modo, se l'aumento a Quota 101 potrebbe avvenire anche prima del 2021 oppure successivamente, come misura transitoria al fine di evitare lo scalone dei lavoratori prossimi alla pensione che dal 2022 rimarrebbero esclusi da Quota 100.

Pensioni: uscita anticipata e ricalcolo contributivo per il post Quota 100

Su altri binari di riforma delle pensioni viaggiano invece il Ministero dell'Economia, che punta a flessibilizzare l'età di uscita per lasciare il posto di lavoro ricalcolando l'assegno di pensione con il metodo contributivo e i sindacati, fermi sull'ipotesi di pensione a 62 anni e senza ricalcolo contributivo.

La strada tracciata dal Roberto Gualtieri, Ministro dell'Economia, è quella secondo la quale ogni pensione anticipata dovrà essere accompagnata da un sacrificio (in termini di decurtazione) dell'ammontare della pensione. In altre parole, chi volesse uscire prima di raggiungere la pensione di vecchiaia a 67 anni dovrà accettare il ricalcolo contributivo del futuro vitalizio, anche dei contributi che siano stati versati prima del 1992, quelli più pesanti ai fini del conteggio finale.

Pensioni anticipate: Durigon ipotizza ancora uscita Quota 100 dopo il 2021

Infine, si discute delle pensioni anticipate con uscita a Quota 100 come misura capace di riformare la legge Fornero. Claudio Durigon ha tenuto a difendere la misura voluta soprattutto dalla Lega affermando: "Quota 100 è uno strumento utilizzato per svuotare il bacino creato dalla riforma Fornero prima di arrivare ad una riforma effettiva dopo tre anni di sperimentazione (dal 2022 con l'introduzione di Quota 41, ndr), cosa che sta cercando di fare oggi il governo incontrando i sindacati e le imprese - ha affermato il deputato leghista - Abbiamo a disposizione due anni per mettere a punto la riforma delle pensioni e non c'è emergenza, ma Quota 100 sta generando risparmi nelle risorse stanziate tanto è vero che si potrebbe pensare anche di renderla strutturale, da mantenere per sempre".