È stato fermato stamattina dagli uomini della Digos l'ultrà napoletano Gennaro De Tommaso, conosciuto da tutti col nome di "Genny 'a carogna", divenuto celebre la notte del 3 maggio scorso, in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina andata in scena all'Olimpico, serata in cui si verificarono numerosi scontri, sia fuori che dentro allo stadio, che portarono al ferimento dell'ultrà romanista De Santis e all'uccisione del giovane tifoso napoletano Ciro Esposito, probabilmente per mano dello stesso De Santis.

Ma Genny è divenuto famoso soprattutto grazie alla sua "trattativa" con le forze dell'ordine e col capitano del Napoli, Marek Hmasik, prima della partita, giocatasi, a detta di molti, proprio in seguito all'approvazione della curva napoletana, capitanata proprio da De Tommaso.

Genny è stato fermato per il reato di "resistenza a pubblico ufficiale" e , in merito alla notte del 3 maggio, per i reati di "scavalcamento e invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive" e per le violazioni delle norme su "striscioni o cartelli incitanti la violenza o recanti ingiurie o minacce", in riferimento alla maglia mostrata da Gennaro recante la scritta "Speziale Libero", il tifoso arrestato nel 2007 ritenuto responsabile di aver causato la morte dell'ispettore di polizia Filippo Raciti.

L'ultrà napoletano Genny ed il suo compagno Massimiliano Mantice, anche lui presente quella notte, sono stati colpiti da Daspo, rispettivamente per 5 e 3 anni.

Altri 4 arresti

Insieme a De Tommaso, sono stati arrestati altri 4 ultrà del Napoli, anch'essi con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e violazione delle norme sulle competizioni sportive in merito al "lancio di materiale pericoloso ed invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive". Nell'ordinanza si parla di "condotta criminosa" in seguito agli avvenimenti, non solo accaduti nell'Olimpico, ma anche all'esterno dello stadio, con continui scontri tra le forze dell'ordine ed un gruppo di circa 100 tifosi capitanati da Genny 'a carogna.