Nella mattinata di oggi, una nuova news sul giallo di Elena Ceste ha preso piede sul web, portando con sé uno sconcertante retroscena in merito alla morte della donna di Costigliole d'Asti. Mentre si allontana sempre di più l'ipotesi del suicidio, al momento gli inquirenti continuano ad indagare sulle cause della morte di Elena che, in base alle ultime novità, sarebbero da attribuire ad un'asfissia procurata da una mano esterna, presumibilmente di un uomo, nel giro di pochissimi secondi.

Ma qual è la verità? Ecco quali sono le news shock su Elena Ceste, sulla sua morte e sulle indagini in corso.

Elena Ceste news oggi: è morta per asfissia? Ultimi aggiornamenti

Le ultime news sulla misteriosa morte di Elena Ceste continuano a lasciare interrogativi finora ancora irrisolti. Come è morta Elena? L'ha uccisa qualcuno? Una notizia shock ha preso piede nella mattinata di oggi e andrebbe a svelare un risvolto importante in riferimento alle modalità ed alle cause del decesso della povera Elena Ceste. La donna e mamma di quattro figli sarebbe potuta morire soffocata per asfissia in meno di 30 secondi.

Una morte rapidissima, dunque, avvenuta - secondo le news in circolazione in queste ore - per mano di un uomo. Chi avrebbe potuto uccidere Elena? Ricordiamo che Michele, marito della donna, sarebbe l'unico indagato per omicidio e occultamento di cadavere e la sua posizione si va giorno dopo giorno ad incrinare alla luce delle tante contraddizioni. Gli inquirenti tuttavia, così come il medico legale non avrebbero né smentito ma neppure confermato la notizia della morte di Elena Ceste per asfissia.

Il fatto stesso che gli inquirenti non abbiano smentito l'ultima news su Elena Ceste potrebbe essere un evento significativo, mentre il medico legale ha voluto sottolineare come sia sempre più difficile definire le cause della morte della donna di Costigliole in quanto mancherebbero alcuni organi importanti come i polmoni, così come il collo che renderebbero quindi difficile confermare la morte per asfissia.

Tra le ultime news sul caso anche un piccolo risvolto in merito agli sms inviati dal cosiddetto Rivelatore e che racconterebbero quanto davvero accaduto a Elena Ceste nella mattina del 24 gennaio: i messaggi non sarebbero partiti da Angri, paese di Michele Buoninconti bensì da una cabina telefonica di Corato in provincia di Bari.