Le contraddizioni di Mirco Alessandrini fornite agli inquirenti
Mirco Alessandrini, ha confermato quanto già detto negli interrogatori precedenti, ossia che la sera del 30 aprile avrebbe bevuto, nella propria abitazione, una "birretta" con Don Graziano, l'ambulante marocchino e Guerrina, ha confermato anche il fatto - che destava sospetti agli inquirenti - ossia che il 1 maggio lui e Don Graziano sarebbero tornati indietro a Ca' Raffaello perché avevano dimenticato un libro di preghiere e per questo motivo avrebbero ritardato al funerale a Sestino. Ha poi ammesso, di non aver visto Graziano intrattenersi a parlare con la vicina di casa nei pressi della sua abitazione alle ore 14:00 del 1 maggio 2014.
Ha inoltre dovuto chiarire il perché ha taciuto agli inquirenti il bonifico sul conto della ragazza rumena. Dopo 4 ore di interrogatorio serrato, Mirco e il suo legale sono usciti cercando di evitare la calca di giornalisti. Mirco è apparso molto provato e in lacrime. Gli inquirenti il prossimo 19 gennaio interrogheranno anche padre Graziano il monaco congolese indagato per sequestro di persona o omicidio. Il suo Avv. Luca Fanfani, ha però dichiarato che, per motivi di strategia processuale, si avvarrà nuovamente della facoltà di non rispondere.
I risvolti hot del giallo di Ca' Raffaello e le nuove perizie
Gli inquirenti durante le perquisizioni hanno sequestrato alcuni scontrini fiscali riguardanti acquisti di don Graziano.
Tali acquisti riguarderebbero un completino intimo da donna acquistato nella merceria del paese e altri oggetti acquistati dal monaco in un sexy shop. Dal 13 gennaio, verranno esaminate le 4 sim card sequestrate a Gratien su cui sta lavorando la polizia postale, verranno utilizzate tecniche che tenteranno di ricostruire gli sms cancellati, il lavoro tecnico sui cellulari durerà circa 72 ore, al termine del quale cominceranno le perizie sul pc e la scheda di memoria.