E’ arrivato ad una svolta il giallo di Elena Ceste, dopo l’arresto del marito Michele Buoninconti, avvenuto solo alcuni giorni fa dopo oltre un anno dalla sparizione della 38enne di Costigliole d’Asti. Mentre l’uomo continua a professarsi innocente, ed attualmente è difeso dagli Avvocati d’Ufficio, è stata decisa la data in cui si celebreranno i funerali della casalinga piemontese, che si svolgeranno sabato a Govone in forma privata e solo con i parenti stretti presenti.
Finalmente Elena Ceste potrà essere sepolta, dopo che da ottobre il suo corpo si trovava a disposizione degli inquirenti per l’autopsia e i vari esami sul corpo per arrivare alla verità sulla sua morte, verità che venerdì scorso ha portato all’arresto del marito, accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
Michele Buoninconti ora ha deciso di parlare sostenendo non solo la sua innocenza, ma anche la volontà di impegnarsi per dimostrarla. Chiara Girola e Alberto Masoero, i due legali d’ufficio di Michele, hanno già chiesto la scarcerazione e solo tra 5 giorni si avrà una risposta che nel caso fosse negativa, non fermerà il vigile del fuoco a rivolgersi, sempre tramite i suoi legali, al tribunale del Riesame.
Attualmente, l’uomo non avrebbe confessato nulla, anzi, come detto poc'anzi continua a dirsi innocente e sostenere che chi ha ucciso Elena è qualcun altro, magari uno degli uomini con cui la 38enne aveva contatti su Facebook.
Michele Buoninconti è stato arrestato dopo che gli inquirenti avrebbero trovato tracce di fosforo nel terriccio presente negli abiti che l’uomo disse di aver trovato davanti al cancello, abiti che appartenevano ad Elena Ceste. Terriccio simile, è presente anche nel territorio attorno al Rio Mersa. Da qui la decisione di incarcerare Michele, accusato di aver ucciso Elena e di aver poetato il corpo al canale, dopodiché avrebbe sporcato involontariamente le sue mani di quel terriccio mentre cercava di occultare il corpo.
Una volta tornato a casa, Michele Buoninconti avrebbe avuto l’idea di prendere i vestiti di Elena, abiti che probabilmente la donna aveva indossato la sera prima simulando la fuga della donna senza abiti e la sua probabile pazzia.