Nonostante le molte rassicurazioni anche da parte di Angelino Alfano, Ministro dell'Interno del governo Letta e dell'attuale governo Renzi, in questi giorni Milano è teatro di violente aggressioni e omicidi, senza considerare l'emergenza immigrati. L'ultima nota, si tratta di una donna decapitata da una trans di origine ecuadoregna: la vittima è una italiana di 51 anni con precedenti legati alla droga e prostituzione.

La lite sarebbe degenerata per motivi economici. Secondo infatti i carabinieri, l'omicidio sarebbe stato consumato solo dopo una violenta lite: la transessuale dell'Ecuador avrebbe accoltellato la donna italiana utilizzando dei coltelli da cucina, poi l'avrebbe decapitata e buttato la testa dalla finestra.

Il capotreno

Ma questo è solo l'ultimo di una serie di aggressioni avvenute nel capoluogo lombardo. Pochi giorni fa, una gang sudamericana ha amputato con un machete il braccio di un capotreno che, fortunatamente, è riuscito a cavarsela grazie all'equipe medica. L'aggressione è avvenuta mentre alla fermata Villapizzone sulla linea Trenord, il capotreno stava effettuando il consueto controllo dei ticket.

I passanti

Ma non è finita: sempre a Milano, nei giorni scorsi un egiziano ha aggredito vicino all'Expo alcuni passanti con una roncola. Secondo quanto ricostruito dalla questura di Milano, l'egiziano aveva danneggiato l'autovettura di due conoscenti, per poi tentare la fuga indisturbato. Ma quando non è riuscito a fuggire, ha preso in ostaggio un pony express che, fortunatamente, non ha riportato ferite gravi. Si temeva un nuovo Kabobo, il ghanese che nel maggio 2014 uccise tre persone a picconate.

Gli immigrati

Una Milano che ha bisogno urgentemente di aiuto, anche per via del fatto che negli ultimi giorni la questione immigrazione si è aggravata: i profughi sono stati "sistemati" in alcuni negozi vuoti all'esterno della stazione centrale. Una stazione che probabilmente ospiterà anche il prossimo flusso di immigrati e che, vista la situazione, sarà sempre più in uno stato di degrado molto difficile da recuperare.