Per fortuna numerosi chirurghi intervenuti durante l'operazione durata 8 ore sono riusciti a salvare il braccio del capotreno aggredito a Milano con un machete, mentre le forze del'ordine hanno già proceduto all'arresto di due componenti della gang di latinos colpevoli dell'aggressione con l'arma da taglio. I fatti si sono svolti nella serata di giovedì proprio mentre il ferroviere era in servizio e stava svolgendo il suo lavoro: chiedeva i biglietti ai passeggeri che stavano per salire sul treno.
Uomo aggredito a Milano con machete: cosa è successo
Carlo Di Napoli è il capotreno che nella serata di giovedì, alla fermata Villapizzone sulla linea Trenord, stava procedendo con il controllo dei ticket dei passeggeri che stavano per salire a bordo del mezzo quando, rivoltosi a un gruppo di 3 (o forse 5) ragazzi sudamericani ha ricevuto per tutta risposta una grave ferita al braccio con un machete. In suo soccorso è intervenuto subito un collega macchinista, aggredito anch'egli, mentre una donna che si trovava nei paraggi ed è stata testimone dell'accaduto fuggiva per il terrore.
Ferito con machete: come sta il ferroviere aggredito
Le condizioni del capotreno Di Napoli erano apparse subito gravi, e l'uomo era stato portato con urgenza all'ospedale Niguarda dove - grazie all'operazione durata 8 ore - i medici chirurghi specialisti in interventi di questo tipo sono riusciti secondo quanto riportato da TgCom24 a preservare il braccio che era stato quasi amputato. La prognosi al momento è ancora riservata e per sapere se l'arto riprenderà a pieno le funzionalità bisognerà attendere qualche giorno. Il collega macchinista ricoverato al Fatebenefratelli per trauma cranico, è in buone condizioni di salute.
Gang sudamericana MS13: fra i due arrestati anche "Pericolo"
Soprannome "Peligro" cioè pericolo: così è conosciuto Jackson Jahir Lopez Trivino, giovane ventenne originario dell'Ecuador, complice di colui che è l'artefice materiale dell'aggressione del ferroviere rimasto ferito a Milano. A Lopez Trivino era stato affibbiato quell'appellativo nell'ambito di una operazione delle forze dell'ordine, che nel 2013 aveva avuto come esito l'emanazione di ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 persone.
Ma ora come sta il capotreno ferito a Milano? Cessato l'effetto dell'anestesia, quando Carlo di Napoli ha aperto gli occhi ha affermato davanti all'esponente del Pd Alfieri di aver avuto paura, ma nonostante ciò ora è contento perché potrà riabbracciare la piccola figlia di soli 5 mesi.
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