A 24 ore dalla tragedia del crollo della volta della Cupola della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Pietracatella, proseguono senza sosta le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Sant'Elia a Pianisi, e della Procura della Repubblica di Larino che ha aperto un fascicolo, in modo da risalire con precisione alle cause del crollo che hanno causato il decesso di un operaio di 53 anni Giuseppe Mancino di Riccia, e il ferimento in modo gravissimo di altri due suoi colleghi di lavoro di 42 e 52 anni, attualmente in Rianimazione presso l'Ospedale Cardarelli di Campobasso, dove hanno subito un delicatissimo intervento chirurgico e al momento non sono ancora fuori pericolo.
3 persone iscritte nel registro degli indagati
Come detto la Procura della Repubblica di Larino che sta seguendo il caso, si è già messa in movimento e ha iscritto nel registro degli indagati 3 persone. Secondo il Pubblico Ministero titolare del fascicolo, Luca Venturi, le ipotesi di reato sono abbastanza serie e vanno dall'omicidio colposo alle lesioni gravissime a cui includere anche l'aggravante della violazione della normativa di riferimento sui luoghi di lavoro. Il Pm ha inoltre disposto che sul corpo della vittima venga eseguita l'autopsia, in modo da stabilirne con certezza le cause del decesso.
Ancora non fuori pericolo gli altri due operai feriti
Oltre all'operaio deceduto, la situazione è abbastanza seria per quello che riguarda gli altri due colleghi rimasti feriti nel crollo della volta della Chiesa oggetto di lavori di ristrutturazione post sisma del 31 ottobre del 2002. il 42enne stando a ciò che si sa da ambienti ospedalieri presenterebbe un quadro clinico peggiore: per lui la caduta al suolo ha causato forti danni ai polmoni e alle costole, per cui si è reso necessario un intervento di decompressione midollare per lesioni vertebrali multiple. Anche l'altro operaio si trova in una situazione simile anche se leggermente migliore, vittima di un politrauma da precipitazione come viene chiamato in gergo tecnico, ed anche lui ha subito contusioni polmonari multiple.