Dopo i recenti tragici sismi che tanti danni e luttihanno provocato all'Italia e agli italiani, l' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha reso notala nuova carta della sismicità sul territorio. Sono stati localizzati oltre cinquantamilaterremoti con magnitudo superiore a 1.6 della scala Richter verificatisi nelperiodo compreso dal 2000 al 2012.

Di tutti i sismi registrati,dagli eventi drammatici di San Giuliano di Puglia nel 2002 ai terremoti inAbruzzo del 2009 e in Emilia Romagna del 2012, nessuno ha avuto magnitudoRichter superiore a 6.0.

Tale lasso di tempo,dunque, rappresenta uno dei periodi più lunghi della storia sismica italianasenza che si sia verificato un forte Terremoto.

L'ultimo che possa considerarsi tale è avvenuto il 23novembre 1980 e ha colpito tra l'Irpinia e la Basilicata.

La carta della sismicità mostra anche che i terremoti avvengono principalmentenella parte superiore della crosta, a profondità minori di 15 km. In Appenninosettentrionale e nel Tirreno Meridionale, invece, si osservano terremoti anchea grandi profondità, fino a 600 km, che evidenziano importanti processi geodinamici inatto come quello della subduzione di litosfera ionica al di sotto dellaCalabria.

La mappa contiene anche due inserti tematici.

Il primo rappresenta ladistribuzione dei forti terremoti che sono avvenuti dall'anno 1000, dedottidall'analisi della documentazione storica del nostro paese, che ha permesso direalizzare uno dei più importanti cataloghi sismici al mondo.

La seconda mappa, ottenuta dai dati GPS, rappresenta lavelocità alla quale si muove l'Italia oggi rispetto all'Europa stabile. A causadelle forti spinte delle placche tettoniche, la crosta si deforma e i massimivalori di deformazione coincidono con le aree sismiche del nostro paese.