Ha accusato un malore al Guendalina di Santa Cesarea. Morire dopo una notte passata in discoteca. Se n'è andato così Lorenzo Toma, giovanissimo ragazzo 19 enne di origini pugliesi. Non sono trascorse nemmeno tre settimane dalla dipartita del minorenne Lamberto Lucaccioni al Cocoricò di Riccione per lo stesso motivo, e rieccoci a dover riportare un altro dramma dello stesso tipo e dalle dinamiche molto simili.
Si accendono gli animi e, di conseguenza, arrivano anche le prime e inutili dispute, prima tra tutte quella del sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, che ha avuto l'ardire, la pretesa delirante di sentenziare, di incolpare della disgrazia i genitori del ragazzo: "Se le famiglie esercitassero un po' più di controllo sui figli, non morirebbe un 18enne alla settimana in discoteca. Se non sai educare non procreare".
Polemiche superegoiche a parte, di cui l'Italia ne farebbe realmente a meno, sappiamo solo che Lorenzo, verso le 6:30, è stato avvicinato da un ragazzo che gli ha passato una bottiglia da cui la vittima ha bevuto.
"Sembrava una semplice Lemonsoda" ha testimoniato Gloria, la sua amica. Poi però, dopo qualche minuto, Lorenzo è stato pervaso da un gran caldo, tanto da volersi togliere la maglietta, rimanendo a torso nudo. Dopo soli dieci minuti, ha accusato un dolore lancinante all'altezza del cuore, accasciandosi a terra.
Il ragazzo è stato soccorso senza indugio dall'ambulanza, arrivata dopo pochi minuti, nonostante il titolare della discoteca affermi il contrario. Purtroppo non c'è stato nulla da fare: la morte è stata fulminea e fatale.
Le forze dell'ordine hanno posto in stato di fermo alcuni spacciatori. Durante la perquisizione sono state rinvenute buste contenenti considerevoli quantità di Ecstasy, Cocaina ed Hashish. Il magistrato della Procura di Lecce ha già disposto l'esame autoptico e tossicologico, come da rito.
La famiglia di Lamberto Lucaccioni, il ragazzino umbro deceduto il 19 luglio scorso, dopo avere fatto uso di ecstasy e trascorso una serata al Cocoricò di Riccione, si è unita ufficialmente all'atroce dolore dei genitori di Lorenzo. Le indagini procedono senza sosta.