Morire a soli 19 anni in una notte d'estate, in una discoteca, dopo essersi divertito con gli amici nella spensieratezza più totale, come si possono accettare queste notizie? Lorenzo Toma è morto all'alba di questa domenica 09 agosto. Dopo aver bevuto qualcosa, ha avuto un malore ed è morto fuori dalla discoteca Guendalina sita nella località Santa Cesarea Terme a pochi km da Lecce. È stata una telefonata anonima ad avvisare carabinieri e 118.
In una settimana due tragici eventi - È trascorsa poco più di una settimana da quando in un altro locale a Riccione ha perso la vita il sedicenne Lamberto Lucaccioni in seguito all' assunzione diun mix tra ecstasy e alcool, ieri sabato 9 agosto è toccato a Lorenzo Toma che ha sorseggato qualcosa che contenuta in una bottiglietta faceva il giro del locale una coincidenza che in poco tempo ha accomunato due località diversestravolte da un medesimo tragico evento.Il tutto è avvenuto poco dopo le 6,30 quando il ragazzo trovato riverso per terra da alcuni carabinieri e dal personale medico giunti sul posto dopo una chiamata anonima, il medico ha provato per circa un'ora a rianimare il giovane ma non c'è stato nulla da fare, Lorenzo Toma è morto prima di giungere in ospedale il Vito Fazzi di Lecce.
La procura ha già disposto gli esami tossicologici per capire le cause che hanno determinato la morte, secondo alcune testimonianze il giovane avrebbe bevuto qualcosa da una bottiglietta che gli avrebbe provocato un malessere tale da farlo cadere per terra.
Maggiori controlli e sicurezza - Quanto accaduto in queste settimane richiamamaggiore attenzione e sicurezza sulla circolazione di sostanze stupefacenti in questi ambienti, a tal proposito il prefetto di Lecce Claudio Palomba ha disposto per lunedi 10 agosto una riunione straordinaria è un comitato provinciale per istituire un maggiore ordine e sicurezza pubblica al fine di evitare ulteriori episodi del genere. In attesa dei risultati tossicologici si spera che si possa al più presto luce sui veri responsabili di questo triste episodio.