Tutto ha avuto inizio giovedì sera a Fiuggi, dove tre extracomunitari di origine egiziana di 16 e 17 anni hanno seminato il terrore in un centro d'accoglienza per clandestini senza famiglia.
I tre ragazzi, che durante i sei mesi di permanenza presso la struttura non avevano mai dato problemi, hanno cominciato a distruggere i mobili all'interno del centro; uno degli inservienti ha tentato di fermarli e così hanno iniziato a litigare per poi passare alle mani.
Un’ambulanza, precedentemente chiamata da qualcuno dei presenti, è accorsa sul posto e ha trasportato al pronto soccorso di Alatri, uno degli extracomunitari e l'inserviente.
Il tentato omicidio
Terminate le medicazioni, il gestore del centro ha riportato tutti a Fiuggi con la macchina, ma mentre erano in viaggio, il ragazzo egiziano ha tentato di strozzare quest'ultimo con una stampella. Fortunatamente l'uomo è riuscito a liberarsi dalla presa, e via di nuovo in ospedale, ma stavolta allo Spaziani di Frosinone.
Nel frattempo, i tre extracomunitari hanno avuto la brillante idea di prendersela con la macchina del gestore e così hanno cominciato a prenderla a calci e a rompere i vetri.
A quel punto è arrivata una volante della polizia, allertata da qualcuno presente sul luogo, ed è partita la denuncia nei confronti dei tre egiziani per danneggiamento e lesioni dolose; uno di loro è stato denunciato anche per tentato omicidio.
Purtroppo però, vista la minore età, invece che in carcere sono stati riportati a casa.
Il tentato stupro
Ma non è finita qui! Infatti venerdì mattina, non contenti delle malefatte compiute il giorno prima, i tre egiziani hanno tentato di stuprare una donna impiegata nel centro di accoglienza.
Per fortuna, il tempestivo intervento di alcuni è riuscito ad evitare il peggio. Sono stati chiamati i carabinieri che, accorsi sul posto, hanno prelevato i tre e li hanno portati nella caserma di Alatri, dove li hanno interrogati per ore prima di convalidare l’arresto per lesioni, violenza sessuale di gruppo e minacce.
Attualmente, i tre egiziani si trovano a Roma nel carcere minorile di Casale del Marmo. Ad ogni modo resta ancora da chiarire il perché di tutto ciò, visto che i tre extracomunitari per mesi non hanno dato alcun segno di squilibrio.