Due sorelle indiane sono state condannate a subire violenza sessuale da qualsiasi uomo del loro villaggio, questa orribile sentenza sarebbe la punizione alla famiglia delle due perché loro fratello è scappato con una donna già sposata, l'ordine di eseguire la sentenza è stato emesso dal consiglio dei saggi composto da soli uomini. Le due donne sono: Meenakshi Kumari di 23anni e a sua sorella più piccola di soli 15anni, nello specifico è stato così ordinato al padre delle donne di costringere a denudare Meenakshi per poi farla violentare insieme alla sorella dagli uomini del loro villaggio.

Le vecchie caste indiane

La sconcertante notizia è venuta a galla grazie ad Amnesty International, il quale riferisce che fortunatamente le due sorelle insieme ad alla loro famiglia sono riuscite a scappare prima di essere catturate. Il loro villaggio si trova nel distretto di Bagpat, non molto distante dalla popolosa città di Delhi. Questa incredibile punizione sarebbe la conseguenza di ciò che ha commesso il fratello delle due Ravi, l'uomo si sarebbe follemente innamorato di una donna del villaggio già sposata, ma soprattutto appartenente ad una delle "caste" più prestigiose come quella degli Jat.

Questo è il nocciolo della questione, in quanto Ravi e la sua famiglia appartengono ad una casta sociale molto scarsa dell'arretrato sistema indiano, vale a dire gli Dalit, una volta definiti come gli "intoccabili" ed ultimi nel rango delle caste indiane.

L'orribile risarcimento

La donna Jat, da poco sposata con un uomo della sua casta, è scappata assieme a Rat nel mese di marzo, visto che la coppia di fuggitivi non è stata più rintracciata, il 31 luglio scorso il consiglio dei saggi del villaggio ha sancito che era giusto far ricadere la punizione sulla famiglia dell'uomo ed in particolare sulle due sorelle di Ravi, disponendo che venissero violentate a piacimento dagli uomini del villaggio, come forma di risarcimento alla famiglia Jat.

Fortunatamente la famiglia delle donne è fuggita appena in tempo, anche se la loro casa è stata prima saccheggiata e poi distrutta. Le due donne hanno presentato una denuncia presso la Corte Suprema indiana cercando di essere in qualche modo protette, nel frattempo Amnesty International ha lanciato una petizione mondiale chiedendo alle autorità indiane di intervenire per salvare dalla sentenza le due sorelle, ma la lotta al sistema indiano è ancora molto lunga.