A Castello di Cisterna nella solita e chiacchierata provincia di Napoli, sconvolge la cronaca riferita a uno dei tanti eroi che sempre più spesso compaiono nel tentativo di riparare qualche misfatto per mano di soliti ignoti delinquenti. Un Uomo come tanti che percorrono la vita nella routine giornaliera e che in quel momento con la figlioletta di un anno e mezzo,'la più piccola di altri due', uscendo dal mini mercato del paese dopo avere fatto la spesa; a detta delle testimonianze fatte ai carabinieri accorsi nel posto e all'acquisizione delle registrazioni della videosorveglianza, si è accorto che due uomini con il volto coperto dai caschi e con le armi in pugno entravano nel locale, e minacciando una delle commesse nel tentativo di una rapina le puntavano le pistole contro.
l'Identità dell'eroe d'altri tempi
è quella di un Uomo; Anatolij Korov originario "ucraino di 38 anni", muratore sposato e padre di tre figli e che nel triste giorno aveva con se la più piccola. Intuito quello che stava per accadere e vedendolo realizzarsi non ha atteso un attimo per intervenire lasciando la figlioletta ancora all'interno del carrello della spesa. Purtroppo nel suo gesto eroico gettandosi addosso e bloccando uno dei malviventi che tentava di liberarsi colpendolo ripetutamente in testa è intervenuto il complice che con un colpo di pistola alla gamba destra e uno al petto l'ha ucciso a sangue freddo.
Costo? Trecento euro il prezzo di una vita
quello che dopo essere fuggiti è stato il rendiconto di due killer malavitosi dopo una rapina andata in tragedia. Un misero bottino che non li farà certo riflettere sul prezzo invece pagato dal giovane "Eroe' ucraino ucciso" che lascia la moglie e i tre figli nel ricordo e nel rimpianto di un padre perduto troppo in fretta e di non avere avuto il tempo di conoscerlo perché strappato via dalla violenza del mondo. Adesso le forze dell'ordine sono alla ricerca dell'identità dei rapinatori nel tentativo di consegnarli alla giustizia. Questa cercherà di dare un senso per l'ennesima volta ad una delle infinite motivazioni e al perché nella cronaca troviamo sempre la piaga di questi fatti quotidiani.
Emidio Melis