Considerato l'uomo più potente 'dopo Dio', Papa Francesco è diventato l'esempio vivente della presenza di Gesù in terra; con l'umiltà che gli appartiene richiama cattolici e non ad affrontare i problemi più importanti dell'esistenza, affinché questi possano vivere degnamente ad immagine dl Dio, nel suo messaggio di accoglienza per tutti quelli che fuggono in cerca di migliorare la propria esistenza: dagli emarginati agli emigrati, fino a quelli che hanno perso la speranza e la voglia di vita. Inizia il discorso d'apertura Barack Obama, ringraziando il Santo Padre della sua presenza alla Casa Bianca dove per la prima volta viene accolto nella grande area verde del palazzo presidenziale.

La sua riflessione è d'obbligo per la profonda devozione dei milioni di cattolici americani che si riflette nei messaggi d'amore riusciti ad ispirare e a comunicare in tutta la nazione e nel mondo. Con felice orgoglio si compiace dell'onore e del privilegio, a nome di tutti gli americani, di dargli il benvenuto negli Stati Uniti annunciando essere l'inizio e la prima volta che viene celebrato il "Papa delle Americhe", ringraziandolo infine perché la sua presenza afferma la prospettiva alla collaborazione fra i paesi contro la guerra, perché professa il proprio 'credo' all'unione dei popoli che vengono privati della libertà religiosa con la distruzione dei luoghi di culto, complimentandosi infine per l'esempio che da al mondo intero sperimentando il conforto nelle differenze per la giustizia e una libertà in cui credere e con coinvolgimento dichiara; "Le sue azioni sono un'esempio e un'obbligo per noi".

Il Papa cosa risponde all'America?

"Good Morning", risponde il Santo Padre che, grato per il benvenuto datogli afferma di essere figlio di una famiglia di emigranti e fiero di essere ospite di una Nazione costruita in parte da famiglie come la sua. Riponendo la speranza in questo incontro del dialogo, afferma la volontà di ascoltare e condividere molti dei sogni e delle speranze del popolo americano, incoraggiando coloro che saranno chiamati a  guidare il futuro politico della Nazione nella fedeltà dei suoi principi, augurandosi che l'unione sia  sempre, per i cattolici americani impegnati a costruire una società tollerante e intuitiva, capace di difendersi e di respingere ogni forma di discriminazione; per il diritto e per la libertà di scelta chiamato a preservare, vigilare e difendere la libertà da qualsiasi cosa possa comprometterla.

Parla anche del valore delle scelte politiche compiute in difesa dell'ambiente e della promessa fatta in merito alla riduzione dell'inquinamento dell'aria; argomento che non può essere lasciato alle future generazioni, essendo arrivato il 'tempo' di affrontare i cambiamenti di uno sviluppo globale. Sicuri che si possa riuscire in maniera seria e responsabile al fine di lasciare un mondo più pulito sia ai figli che all'intera società.

Ricordando Martin Luther King

In difesa dei diritti e delle comunità, a protezione da qualsiasi forma ingiusta e discriminazione, combatte con forza e con il tempo per costruire una casa comune per gli esclusi che, senza più speranza, bussano alle porte della nostra società, e riprendendo le sagge parole di Martin Luther King per dirci che non possiamo essere abbandonati dal Creatore che ci ha dato la capacità di collaborare per costruire quella casa comune con tutte la responsabilità che ne conseguono.

Gli sforzi fatti nel riconciliare le relazioni rappresentano la strada giusta che ricerca la libertà e alla fine del discorso, rivolgendo gli occhi e guardando con fiducia alle scelte fatte, acclama con un sorriso ai volti presenti "Dio benedica l'America".