Durante un convegno economico tenutosi a Vladivostock (Russia), per la prima volta Vladimir Putin ha confermato il coinvolgimento della Russia nella guerra civile in Siria, lo riferisce l'agenzia di stampa statale russa RIA Novosti. Il Presidente Russo ha reso noto che truppe russe sono state dispiegate sul territorio siriano. L'eventuale coinvolgimento diretto in un intervento militare è ancora prematuro, ma non ha escluso che tale passo possa essere compiuto in futuro.
In sintesi la Russia è pronta ad agire, ma è ancora da definire quando ciò accadrà.
Putin e Obama finalmente amici
Negli ultimi mesi è aumentato l'impegno della Russia in Siria con l'invio di armi, attrezzature militari e addestramento di soldati governativi. L'obiettivo di Putin è quello di creare una coalizione internazionale per combattere il terrorismo e l'estremismo partendo proprio dalla Siria. Sembrano realmente serie le intenzioni di Putin, che sta procedendo a consultazioni private con alcuni partner americani e direttamente con il Presidente statunitense Barack Obama. Gli Usa ne confermano ne smentiscono per cercare di creare un alleanza mondiale.
La Russia pubblicamente fino ad oggi si era adoperata solo dal punto di vista diplomatico, chiedendo il veto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul sostegno a Bashar al-Assad, per una guerra civile che dura ormai da 4anni e mezzo e che si presume abbia provocato la morte di circa 250.000 persone. Dietro le quinte in questi anni la Russia ha sempre sostenuto il Governo Assad, permettendogli di resistere alla furia dell'Isis.
Mancava solo l'ufficialità
Già nei giorni scorsi erano trapelate informazioni e immagini che annunciavano l'impiego diretto della Russia in Siria. La Tv di stato siriana aveva trasmesso un filmato con truppe russe che combattono al fianco di uomini di Assad su un mezzo corazzato di fabbricazione russa il BTR-82a, nel video inoltre era chiaramente distinguibile che la lingua parlata era il russo, anche il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth la settimana scorsa citatando fonti diplomatiche occidentali, sosteneva che la Russia era sul punto di distribuire sul territorio siriano migliaia di truppe per stabilire in Siria una base per combattere i terroristi dell'Isis.