Un cliente innamorato di una prostituta che implora gli agenti di non mandarla via. Per gli agenti della Polizia di Stato di Ragusa sarà sembrato quanto meno inusuale l’atteggiamento di un cinquantenne disoccupato trovato all’interno di una casa a luci rosse nel centro Storico di Ragusa durante un intervento per la chiusura della stessa. Gli agenti sono certo abituati a vedere clienti, generalmente professionisti sposati, darsela a gambe per non essere identificati, come quella volta in cui un uomo saltò giù dal balcone con il serio rischio di farsi molto male, ma stavolta l’atteggiamento del cliente è stato davvero molto diverso.
I Fatti
Gli agenti della Squadra Mobile sono intervenuti in Via Odierna, a seguito di una segnalazione fatta da parte di una donna ormai esasperata dal continuo viavai di persone e dalle urla provenienti dall’interno di una abitazione vicina. La donna aveva visto su internet vari articoli relativi alla chiusura di alcune case a luci rosse all’interno del comune di Ragusa, così si è convinta a chiamare la Polizia. La Squadra mobile ha subito attivato il servizio di controllo appurando prontamente che all’interno dell’abitazione sospetta operava una prostituta colombiana con passaporto italiano. Durante il blitz gli agenti hanno trovato anche un cliente che non si è preoccupato di non essere identificato, ma ha invece implorato gli uomini delle forze dell’ordine di non allontanare la donna della quale si è letteralmente innamorato, basti pensare che lo stesso ha offerto una pizza alla colombiana prima di fare sesso con lei.
Nei guai anche il proprietario dell’immobile
Gli inquirenti hanno convocato il proprietario dell’immobile dato in affitto alle prostitute per verificare la sua estraneità ai fatti o, come spesso accade, la sua complicità. Questi appartamenti vengono spesso sub-affittati dalle prostitute (o da chi su di esse specula) per offrire ai clienti una offerta sempre diversa. Ragusa è diventato un vero punto di riferimento per gli amanti del sesso a pagamento, basti pensare che nel 2014 sono state chiuse ben quindici case del piacere e dall'inizio del 2015 sette.
Nel 2014 sono state chiuse ben 15 case, adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento. Sono sempre più i cittadini che si rivolgono alle forze dell’ordine quanto percepiscono movimenti sospetti all’interno di abitazioni, ma il fenomeno appare davvero inarrestabile. Impressionante il giro d’affari, si parte da richieste minime di cinquanta euro fino ad arrivare a duecento euro, dipende dalle richieste del cliente.