In Francia un tribunale ha riconosciuto per la prima volta, con una sentenza di primo grado, la neutralità del sesso di un individuo. La persona ha 64 anni ed ha vissuto fino ad oggi identificato come uomo, anche se i suoi organi sessuali non sono sufficientemente sviluppati. I medici che hanno visitato l'individuo, affermano che sia nato senza testicoli, con un pene di dimensioni ridotte e al tempo stesso abbia sviluppato una vagina rudimentale. Per la Federazione di Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender di Francia (LGTB), si tratta di una sentenza storica, anche se di primo grado, e darà il suo supporto all'individuo in caso di appello in Cassazione.

Il protagonista di questa storia ha dichiarato di non sentirsi nè maschio nè femmina, e questa situazione gli ha causato sofferenza, soprattutto per non avere mai avuto aiuto dalle istituzioni. Molte persone purtroppo si trovano in questa situazione, ma non hanno la forza o la capacità di reagire, per cui si trascinano dentro una esistenza dolorosa che molte volte porta ad atti di autolesionismo.

Ci sarà appello alla sentenza

Il procuratore di Tours, dove è stato dibattuto il caso, ha dichiarato che presenterà appello contro la sentenza. L'argomento della disputa è di basilare importanza oltre che per le persone interessate, anche per i regolamenti e le leggi future. Ci si troverebbe di fronte a un cambiamento epocale.

Secondo il presidente di LGTB, è giusto che lo Stato riconosca a tutte le persone il diritto a vivere la propria sessualità, anche se questa potesse considerarsi neutrale. In Europa non ci sono precedenti, per cui questa sentenza potrebbe essere presa come esempio ed incentivo a far si che tutte le persone che soffrono per determinate situazioni relative al genere sessuale, si facciano avanti senza vergognarsi della propria sessualità. L'unico caso simile che si ricordi accadde nel 2010 in Australia, quando a un cittadino di origini inglesi venne rilasciato un documento di identità con la specifica di essere di " sesso neutrale".