Un mistero isolato e mai scoperto fin dal lontano 1969, quando i tre astronauti della missione Apollo 10, Thomas Stafford, Eugene Cernan e John Young, hanno sentito e registrato uno strano e interminabile suono (come una musica), durante l'orbita spaziale che li ha visti protagonisti di quella prima missione che è andata a indagare intorno alla Luna, anticipando di circa due mesi il primo ammaraggio sul suo suolo.

Il suono somigliante a una sirena ha lasciato perplessi gli scienziati che negli anni hanno continuato a domandarsi sulla misteriosa assordante fonte musicale che non comunicava niente di celestiale malgrado fosse matematicamente in mezzo alle stelle. Ma perché a distanza di tutto questo tempo si torna a parlare di Apollo 10 e della sua 'missione musicale'?

Cosa accadde

Dopo la missione di 'Apollo 10', si recuperarono e si riascoltarono le strane registrazioni musicali che sembrano oggi dare una svolta al lunghissimo mistero archiviato nel 2008. La registrazione è stata fatta nel momento in cui la navetta si trovava nella parte nascosta della Luna, momento in cui l'equipaggio è rimasto isolato per oltre un'ora, nell'impossibilità di comunicare con il 'Commando Missione' e poter ricezione informazioni per dare spiegazioni all'evento.

Nell'assoluto silenzio di quel frangente spaziale, hanno percepito tramite le cuffie in dotazione il lungo suono, durato più di un'ora, che si è poi interrotto bruscamente. Oggi si sa che il fatto mise in difficoltà gli astronauti creando remore nel decidere se rivelare l'accaduto, ma questi, una volta a terra decisero di non nascondere niente.

Nasa's Unexplained Files

La sigla significa "i dossier non spiegati dalla Nasa" e a distanza di tutti questi anni, per mezzo di una trasmissione fa il tentativo di aprire una porta verso quei casi e quegli avvenimenti particolari della storia restati celati nel tempo. Proprio in questi giorni, con l'aiuto di esperti si è 'riesumato' il caso in cui gli astronauti Cernan, Young e Stafford percepirono nella musica ascoltata in quella missione, una 'presenza' costante, afferma l'ex astronauta Al Worder della successiva missione Apollo 15, ma cos'era?

La Nasa ci comunica che i pianeti, grazie alla carica elettrica di particelle prodotte nella rotazione intorno ad altri pianeti, hanno una sorta di musica spaziale che li collega tra loro, e a dimostrarlo portano 'Cassini', la sonda spaziale che ha viaggiato a lungo attraverso gli anelli di Saturno, dove proprio in mezzo a questi ha registrato una serie d'interferenze impercettibili a orecchio umano e che solo per mezzo di capaci strumenti sembrano rivelare delle 'sinfonie sonore'.

Il mistero non svelato 

Spiegata la motivazione e la creazione delle 'note celesti' resta comunque il dubbio su altre cose; come ad esempio il fatto che sulla missione avvenuta sulla Luna i suoni non si sarebbero dovuti percepire perché in essa non vi è né atmosfera né campo magnetico; e come l'astronauta Worden ricorda, 'episodi come questi ce ne sono tanti nelle missioni spaziali', quindi è naturale sentire o percepire delle cose che se non riconosciute possono stupire, come tutto quello che resta nel mistero.

Così in via ufficiosa la NASA chiarisce, nella puntata televisiva "Nasa's Unexplained Files", che il suono registrato nel lontano 1969 era semplicemente un'interferenza tra il modulo lunare e quello di comando. Ma se la soluzione era così elementare per quale motivo la Nasa ha svelato il mistero dopo 47 anni? I dubbi restano ancora.