"Attenti alla falsa e-mail di Amazon. A lanciare l'allarme è la Polizia di Stato nei social network. In questi giorni, dietro un falso account Amazon, girano sul web false e-mail a nome del noto sito statunitense, all'interno delle quali potrebbe nascondersi un virus di nome Bayrob. Già conosciuto nel 2007, questo virus trojan è scomparso per diverso tempo; adesso torna ad invadere i computer di quasi tutta l'Europa, Italia compresa.

La e-mail si presenta sotto forma di file compresso (estensione.zip), il quale, se aperto crea una porta aperta agli hacker.

Una truffa vera e propria quella di Bayrob. Se scaricato, questo virus lancia un falso messaggio di "applicazione non compatibile" e nel frattempo consente ai cybercriminali di entrare all'interno del computer e rubare tutti i dati sensibili dell'utente. Per tale motivo, la Polizia, sulla sua pagina Facebook, a fare attenzione nell'aprire la propria posta elettronica. Un rapido controllo dell’indirizzo di posta elettronica del mittente, infatti, mostrano come la e-mail non abbia nulla a che fare con questa società.

A dare l'allarme anche il sito ufficiale di Amazon

Anche Amazon lancia l'allerta sul virus Bayrob. Nella parte riservata all'assistenza clienti, il noto sito statunitense ha dedicato una pagina su "come identificare e-mail non provenienti da Amazon". Il servizio clienti del sito dichiara che le e-mail inviate da Amazon non richiedono mai informazioni personali dei suoi clienti. Per tale motivo, Amazon invita a non aprire il link all'interno del messaggio, qualora si verificasse la presenta di una tale e-mail. In caso contrario, il sito mette a disposizione dei suoi clienti, alcuni link atti alla segnalazione di tali situazioni spiacevoli.

Seri problemi causa Bayrob ai computer. Gli utenti che hanno aperto l’allegato hanno subito una installazione non voluta di trojan nel proprio personal computer.

Tale malware, se aperto, installa un programma capace di rallentare qualsiasi tipo di computer (sia fisso che mobile), attraverso il quale gli hacker possono individuare le password e i dati sensibili. Il loro scopo è solitamente quello di sottrarre denaro virtuale depositato su conti correnti online come Paypal o su carte prepagate come Poste Pay.