Cinque anni fa, prima dello scoppio della guerra civile, vivevano in Siria oltre un milione e mezzo di persone di fede cristiana. Oggi sarebbero 500 mila, la maggior parte è fuggita dal Paese per paura delle rappresaglie dell'Isis. Ad evidenziare questo aspetto della questione siriana è stato Antoine Audo, vescovo di Aleppo, nel corso di un'intervista rilasciata alla stampa internazionale a margine dei colloqui di pace che si sono recentemente svolti a Ginevra.

Il prelato ha dichiarato che, in caso di elezioni che vedrebbero in corsa l'attuale presidente, almeno l'80 per cento dei cristiani siriani lo voterebbe ed ha oltretutto considerato "ingiusta" la propaganda contro l'attuale governo di Damasco.

'Sostenitore della pacifica convivenza religiosa'

Secondo il quadro dipinto da monsignor Audo, Bashar al-Assad ha sempre rispettato i diritti della minoranza cristiana della Siria e dato il suo contributo per la pacifica convivenza tra le diverse confessioni. "Sono stati altri - ha detto - che hanno trasformato questa guerra in uno scontro tra religioni". Il riferimento è ai miliziani dell'Isis.

"Quando sono arrivati, sono iniziate le persecuzioni contro i cristiani". Sempre secondo il vescovo di Aleppo, anche i sunniti siriani sosterrebbero Assad in caso di elezioni, "per la sua lotta contro i fondamentalisti".