Non si arresta la furia dei kamikazeislamiciche continua a mietere vittime in giro per il mondo: teatro della strage stavolta è il Pakistan. A Lahore, in un parco giochi per bambini, un terrorista si è fatto esplodere provocando la morte di oltre 60 persone, la maggior parte donne e bambini cristiani che festeggiavano la Pasqua presso l'Iqbal Park: quasi 300 risultano gli individui feriti più o meno gravemente.
Muhammad Usman, funzionario amministrativo della città, ha affermato che le operazioni di recupero dei cadaveri stanno proseguendo anche con l'aiuto dell'esercito.
Dawn TV riferisce che il gruppo talebano 'Jamatul Ahrar', tramite il suo portavoce Ehsanullah Ehsan, ha rivendicato l'attentato. L'obiettivo era la minoranza religiosa cristiana: già lo scorso 15 marzo la stessa sigla terroristica aveva compiuto due attacchi simultanei in 2 chiese della città, provocando la morte di 17 persone.Alcuni testimoni riferiscono di una vera e propria carneficina, con sangue a fiumi e pezzi di cadaveri sparsi ovunque. L'area non risultava protetta dalle forze dell'ordine.
Il governo del Punjab ha ufficializzato 3 giorni di lutto cittadino, ma sono in tanti ad accusare il premier Nawaz Sharifdi accettare la presenza nel territorio di talebani, in cambio della pace nella sua provincia.
Malala Yousafzai
Fra i messaggi di costernazione e condanna arrivati a Lahore, spicca quello dell'attivista pakistana Malala Yousafzai,giovane 18-enne vincitrice del premio Nobel per la pace del 2014. Su Twitter chiede a tutti i popoli della terra di unirsi al dolore del proprio paese, auspicando rispetto e protezione perogni essere umano che popola il mondo.
Dagli Stati Uniti arrivano le parole più dure con il Presidente Obama a promettere un impegno totale dell'America per sradicare il terrorismo dal mondo intero.Dall'Italia il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha invitato i propri followers alla riflessione e alla preghiera per tutte le vittime della follia omicida degli spietati kamikaze.