Torna d'attualità, a sorpresa, il cosiddetto Giallo di Gello, che ha visto la morte o quanto meno la scomparsa, di Roberta Ragusa. Le novità al 19 aprile 2016 sono che i militari dell'Arma dei Carabinieri avrebbero ricevuto una missiva non firmata che segnala la presenza del corpo in un bosco dove la stessa sarebbe stata sepolta. A dare notizia di questo sono stati i colleghi del Corsera.
Di Roberta Ragusa si persero le tracce nel 2012. Secondo la missiva il corpo si troverebbe nei pressi della stazione di San Giuliano Terme.
Tradimento
Di recente il marito Antonio Logli, sospettato del femminicidio, era stato prosciolto, ma in seguito la Suprema Corte di Cassazione aveva annullato questo proscioglimento. Inizialmente si era ipotizzata una fuga di Roberta Ragusa, ma in seguito i magistrati che lavorano al caso si sono convinti che la donna sia stata uccisa, forse da suo marito, in quanto la donna aveva scoperto che la tradiva da tempo con la babysitter di famiglia. Come sempre accade con le lettere anonime il contenuto delle stesse deve essere preso con le dovute cautele.
Alla lettera è stato allegato un file corredato di immagini che precisano il luogo in cui gli inquirenti sono invitati a cercare i resti di Roberta Ragusa. "Questo luogo è situato nel retro del deposito mezzi e materiali, alla fine del marciapiede della stazione di S.Giuliano Terme." sarebbe precisato nella lettera. Viene quindi indicato un punto molto preciso dove cercare.
Il testimone
Ricordiamo che, secondo il supertestimone Loris Gozi, Logli e la moglie Roberta Ragusa (la coppia aveva due figli) ebbero un alterco in strada la sera stessa della sparizione e in tale occasione l'uomo avrebbe costretto con la forza la signora a salire in auto, forse facendo sbattere il suo capo contro la vettura medesima.
Il giallo di Gello si è dunque riaperto. Nelle prossime settimane ne sapremo di più. Per rimanere costantemente informati sulle novità relative a questo caso potete cliccare sul pulsante "segui" vicino al mio nome in alto.