Da diverso tempo il Brennero si trova al centro delle polemiche relative alla decisione del governo austriaco di chiuderne i confini con l'Italia. Recentemente lo stesso ministro degli interni dell'Austria Wolfgang Sobokta ha fatto sapere che le autorità austriache non sono intenzionate a chiudere le frontiere e che "non ci sarà alcun muro", ciò durante la conferenza della Svp, il partito popolare del Sud Tirol.
Inoltre, lo stesso Sobokta ha dichiarato il "pieno sostegno" del governo austriaco alle politiche seguite dal governo italiano guidato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Gli scontri tra black bloc e forze dell'ordine
Nonostante il "dietrofront" del governo austriaco sulla proposta di chiudere il confine del Brennero, le proteste dei militanti antagonisti sono avvenute lo stesso. Secondo quanto riportato i media, sono stati all'incirca 350 gli antagonisti che dall'Italia si sono presentati al Brennero per protestare contro le frontiere nazionali e le politiche restrittive sull'immigrazione .
Si sono avuti degli scontri tra le forze dell'ordine e le frange più movimebtate dei "no borders", come i black bloc e i militanti della sinistra più radicale. Il bilancio di tali scontri è stato di quattro feriti (tre carabinieri e un poliziotto) tra le forze dell'ordine e di diversi tra i manifestanti. Inoltre ci sono stati una ventina di manifestanti sottoposti a stato di fermo. C'è da segnalare che, secondo quanto riportato da "Rai News", tra i fermati risultano anche una ragazza e tre cittadini austriaci.
La radicalizzazione politica sulla questione migratoria
Da diverso tempo c'è da dire che si sta assistendo a un'ulteriore radicalizzazione sulla questione dell'immigrazione, sia da parte delle destre che delle sinistre europee.
Difatti, la destra sta sempre di più "cavalcando" l'ondata populista,nazionalista ed euroscettica tipica dei movimenti e partiti di destra radicale,come il Front National o l'austriaco Fpo, mentre la sinistra sta sostenendo sempre di più l'opzione "no border".